ROMA – “L’Emilia Romagna è in ginocchio. Le alluvioni di ieri hanno devastato il lavoro di centinaia di imprese agricole. Ma il ministro Lollobrigida non fa altro che stare a guardare, proprio come aveva fatto a febbraio, quando il maltempo aveva colpito gli agricoltori ragusani. Insieme al capo della protezione civile Curcio dovrebbe prendere in mano la situazione, convocando le associazioni di categoria per fare subito il punto della situazione e la conta dei danni.
Invece non è in programma niente di tutto ciò. Il collega alle Infrastrutture Salvini, che si è fatto nominare capo della cabina di regia, aveva promesso che entro pochi giorni sarebbe stato scelto un commissario straordinario. Invece è tutto fermo da mesi. Lo stesso Salvini crede che la soluzione sia costruire dighe. Qualcuno gli spieghi che piuttosto, per trattenere l’acqua piovana, sarebbero necessari invasi, finanziabili con i fondi del Pnrr. Risorse che, di questo passo, il governo non sfrutterà mai”.
Lo dichiarano in una nota Anna Lisa Baroni e Caterina Avanza, responsabili dei settori Agroalimentare e Agricoltura di Azione “La richiesta di aiuto arriva anche dalle associazioni. Coldiretti chiede che venga stanziato un miliardo di euro utilizzando le risorse di REpowerEU per lo sviluppo della sicurezza energetica idrica del Paese. Confagricoltura avanza proposte concrete come l’istituzione di un fondo da 500 milioni per l’ammodernamento irriguo delle imprese agricole. Potremmo uscire da questa emergenza continua, se solo al ministero la smettessero di stare fermi immobili”, concludono Baroni e Avanza