ROMA – “La fuga in avanti dell’Irlanda rischia di aprire il campo a una babele informativa all’interno dell’Ue. Siamo pronti a discutere un nuovo sistema di etichettatura del vino, ma solo se questo è condiviso in ambito Comunitario. Per questo condividiamo la richiesta, da parte del Comitato europeo delle imprese del vino (Ceev), di presentare una denuncia alla Commissione Europea contro l’Irlanda, anche alla luce dei pareri contrari alla condotta di Dublino espressi in sede di Wto da parte di 8 Paesi Extra-Ue”. Lo ha detto il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, commentando i reclami annunciati oggi dal Comité vins europeo contro l’etichetta con avvertenze sanitarie portata avanti dal Paese membro.
“La vicenda irlandese – ha aggiunto Frescobaldi – è nata male anche a causa del silenzio-assenso della Commissione Ue e nello specifico della sua Dg Sante, determinando di fatto una distorsione di un principio fondativo dell’Unione come quello della libera circolazione delle merci nel mercato interno. Uiv evidenzia infine ancora una volta come il vino non sia responsabile del problema dell’alcolismo in particolare in Nord Europa. È proprio nei Paesi a maggior consumo di vino che si registrano, infatti, i minori tassi di alcolismo”.
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