Economia Circolare, Distretto Agrumi di Sicilia, il progetto CLIMA coinvolge la filiera agrumicola

PALERMO – Dal Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia parte l’input perché l’intera filiera agrumicola dell’isola raccolga la scommessa della transizione ecologica. Questo l’obiettivo del progetto C.L.I.M.A,  realizzato dal Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, in partenariato con l’Alta Scuola di Formazione ARCES e con il supporto di The Coca-Cola Foundation.

“Il progetto intende accompagnare le aziende verso le più moderne tendenze dettate dai programmi europei Farm to Fork e Green Deal”, ha esordito  la presidente Federica Argentati, nel corso della prima visita formativa prevista tra le azioni di progetto, che si è svolta nell’azienda agricola Assoro Biometano, partner di progetto.

“Si parla molto di transizione ecologica – ha sottolineato la presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia– Il progetto C.L.I.M.A. parte proprio da un interrogativo e da una esigenza concreta: cosa fare per creare le condizioni di una svolta ecologica all’interno della filiera agrumicola?”. “Abbiamo portato un gruppo di 25 persone tra tecnici, stakeholders, imprenditori e ricercatori, per toccare con mano e capire come è possibile realizzare in Sicilia un percorso concreto di economia circolare, partendo dai sottoprodotti in agricoltura”.

“Da noi, tutto nasce dai sottoprodotti della produzione agricola che vengono trasformati in biometano destinato  all’autotrazione – ha spiegato Giuseppe Zappalà, direttore operativo dell’azienda Assoro Biometano – Raccogliamo dalle aziende agricole e di trasformazione del territorio due forme di matrici: stagionali, come la sansa (10 -15 mila tonnellate l’anno) e il pastazzo (30 mila tonnellate l’anno) e matrici zootecniche giornaliere, circa 100 tonnellate. Di queste matrici noi carichiamo circa 250 tonnellate al giorno che si traducono in 499 sm3/h di biometano gassoso (bioGNC) che liquefatti (bioGNL) equivalgono a 8 tonnellate. Ad oggi garantiamo l’alimentazione di circa 180 mezzi al giorno”.

“La visita ha consentito ai partecipanti di conoscere la reale fattibilità tecnico-economica dei processi di produzione di biocarburante, in ottica di Carbon neutrality, quindi senza alcun impatto ambientale derivante dalla emissione di gas clima alteranti di origine fossile – è intervenuto Dario Costanzo, project manager dell’Alta Scuola di Formazione ARCES – Questo interessantissimo impianto è la dimostrazione di come si possa fare, anche in Sicilia economia circolare e di come questa sia la strada da percorrere con decisione, per contribuire in maniera significativa alla mitigazione dei cambiamenti climatici. La collaborazione tra ARCES, Distretto Produttivo Agrumi di  Sicilia e The Coca-Cola Foundation si sta dimostrando sempre più efficace nel formare tecnici e imprenditori all’utilizzo di sistemi produttivi eco-sostenibili”.

C.L.I.M.A. prosegue le attività svolte nel progetto A.C.Q.U.A.2, realizzato sempre con il supporto di The Coca-Cola Foundation, che ha avuto l’obiettivo di incentivare l’uso sostenibile dell’acqua in agrumicoltura, dalla produzione alla trasformazione degli agrumi, attraverso la gestione dell’irrigazione con strumentazioni “smart” (sensori e droni per il telerilevamento ad alta risoluzione) che consentono di distribuire l’acqua solo quando necessario, senza alcuno spreco, ma garantendo, nello stesso tempo, la qualità del prodotto. Tra le attività da sviluppare,  anche uno studio di fattibilità sulla desalinizzazione in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania.

Sono in programma altre visite tecniche. La prossima, il 23 giugno, si svolgerà all’azienda Cargill Pectin Italy S.r.l, di Pace del Mela (ME) che produce pectina per uso alimentare e farmaceutico e commercializza, inoltre, i sottoprodotti melassa e pastazzo de-pectinizzato per l’alimentazione zootecnica.

 

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