CAPO D’ORLANDO (ME) – L’Italia è tra i Paesi più “spreconi” di acqua e questo si ripercuote anche nella gestione delle risorse destinate all’agricoltura. Un nuovo approccio culturale e un modello di innovazione che punti verso l’irrigazione di precisione potranno essere le risposte al problema. Lo racconta in questa intervista Giuseppe Giardina, Agrotechnical Consultancy Manager di Irritec.
Oggi quello della gestione delle risorse idriche è un problema attualissimo. Secondo la vostra esperienza quanto l’agricoltura sta pagando al momento le scelte del passato?
Noi di Irritec riteniamo che una forte azione culturale sia fondamentale per efficientare l’uso delle risorse idriche. Sulla base dell’assunto che un’alimentazione sana sia imprescindibile per la popolazione, abbiamo basato la nostra attività di formazione sulla necessità di andare verso un modo di produrre sostenibile. I cambiamenti nell’ottica dello sviluppo sostenibile devono, però, essere adottati da tutti coloro che sono coinvolti nella produzione dei beni alimentari: gli agricoltori, i trasformatori ed i distributori.
L’Italia è tra le Nazioni che sprecano più acqua al mondo: con 220 litri d’acqua al giorno pro capite, il nostro Paese supera di molto la media europea, che si attesta a 165 litri. La crisi del clima non farà che peggiorare la situazione nei prossimi anni, per questo personalmente ritengo importante aumentare la capacità di trattenere l’acqua con invasi e sistemi di accumulo dell’acqua. Piovosità ridotta e temperature elevate richiedono una risposta ampia e coordinata, a partire dalle infrastrutture di stoccaggio e riuso delle acque depurate. Gli invasi sono la risposta infrastrutturale al futuro, per trattenere l’acqua prima della sua discesa al mare. Con il riscaldamento climatico, se ci sono eventi siccitosi poi si intensificano le piogge, di cui una percentuale elevata finisce al mare prima di venire trattenuta e di bagnare il terreno.
Quale potrebbe essere una risposta concreta, secondo la vostra esperienza, per migliorare la gestione dell’acqua?
L’irrigazione di precisione è il metodo in assoluto più efficiente perché consente di ottimizzare acqua, energia e fertilizzanti, garantendo alti standard qualitativi della produzione agricola. Oggi c’è sempre più sensibilità attorno alle tematiche ambientali ed è proprio la tangibilità dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici ad aver fatto comprendere quanto la siccità sia un problema da affrontare seriamente. In questa sfida l’agricoltura ha un ruolo fondamentale: ad essa è destinato, in media, il 70 percento del prelievo totale di acqua dolce; pertanto, è fondamentale investire in un corretto uso di questa risorsa anche in ottica di economia circolare.
Irritec è da sempre consapevole dell’importanza del risparmio idrico in quanto ciò si basa su un senso di responsabilità ed un profondo legame con la terra in cui siamo nati e cresciuti, la Sicilia, regione a vocazione agricola e con limitate risorse idriche, che ci ha insegnato l’importanza di risparmiare l’acqua in agricoltura. La consapevolezza del valore dell’acqua ci ha condotto a realizzare prodotti innovativi improntati alla salvaguardia del Pianeta e alla valorizzazione del territorio in ottica sostenibile.
Una irrigazione di precisione: voi rappresentate la tecnologia che è pronta, ma gli agricoltori lo sono?
Irritec è fondata su un’attenta analisi delle esigenze degli agricoltori, che hanno necessità di limitare gli sprechi ed aumentare la produzione con sempre meno sforzi. Negli anni, con la nostra attività di ricerca e sviluppo, siamo riusciti a garantire la gestione digitalizzata delle coltivazioni, attraverso sistemi di automazione che permettono il monitoraggio del campo in tempo reale, anche da remoto. In qualsiasi momento l’agricoltore può sapere esattamente di cosa ha bisogno il campo. Ciò consente non solo di evitare gli sprechi di acqua e nutrienti, veicolati attraverso le nostre ali gocciolanti con i sistemi di fertirrigazione, ma anche di migliorare la produzione agricola.
Irritec nasce da un’idea imprenditoriale della famiglia Giuffrè, a Capo d’Orlando (Sicilia), e inizia la produzione dei primi tubi per l’irrigazione di precisione. Oggi è una delle società leader nel settore e vanta sedi in tutto il mondo.