VERONA – La figura dell’agromeccanico è indispensabile nella moderna agricoltura, per produrre cibo di qualità e ridurre sensibilmente l’impatto ambientale. Per questo, è quanto mai urgente il riconoscimento del ruolo che i contoterzisti hanno nell’ambito del settore primario, affichè possano anch’essi accedere ai contributi previsti a livello comunitario. Questo e diversi altri temi sono stati al centro della partecipatissima assemblea annuale di Apima Verona, associata a Cai Agromec, svoltasi giovedì scorso a Valeggio sul Mincio.
Dopo i saluti istituzionali del presidente di Verona Fiere Federico Bricolo e del vice presidente della Provincia di Verona David Di Michele, nonché i messaggi di augurali del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e del Prefetto di Verona, Donato Giovanni Cafagna, si è svolta la tavola rotonda con Alex Vantini (presidente Coldiretti Verona), Paolo Borchia (Europarlamentare), Diego Begalli (Università di Verona), Simone Lugoboni (Agriverde) e Renato Pellegrini in rappresentanza dei rivenditori di macchine agricole. Moderatore dei lavori Francesco Bartolozzi di Edagricole, supportato dai dati elaborati dal prof. Amedeo Reyneri dell’Università di Torino.
Per Vantini «l’agromeccanico è indispensabile nella filiera agroalimentare per la professionalità che mette in campo nell’affiancare le imprese agricole che producono qualità. Oggi è peraltro sinonimo di innovazione tecnologica e riduzione dell’impatto ambientale». Per Borchia «l’istituzione dell’albo degli agromeccanici anche in Veneto, dopo Emilia Romagna e Lombardia, è un chiaro segnale che anche la politica nazionale deve prendere atto che questa è la strada. A Bruxelles bisogna lavorare per evitare l’affermarsi di politiche troppo ambientaliste che penalizzano l’agricoltura mediterranea». Per Begalli «l’agromeccanico sarà sempre più fondamentale per la tracciabilità del cibo e la riduzione dell’impatto ambientale». Pellegrini e Lugoboni concordano: «Anche l’Agricoltura 4.0 ha confermato la centralità degli agromeccanici nell’innovazione tecnologica».
Chiusura dell’assemblea affidata al presidente di Cai Agromec e Apima Verona, Gianni Dalla Bernardina, che ha sottolineato: «E’ giunto il momento che dalla politica nazionale arrivino le risposte che da troppo tempo stiamo aspettando: equiparazione dell’agromeccanico all’imprenditore agricolo e albo nazionale sono atti che non possono più attendere. Siamo peraltro una realtà in forte crescita, con 14 nuove imprese del Veronese che hanno aderito alla nostra organizzazione dall’inizio dell’anno».
Oggi il programma delle assemblee annuali delle organizzazioni associate a Cai Agromec continua, con il convegno di Apima Asti.