ROMA – Anche il CREA, con il suo Centro di Genomica e Bioinformatica, partecipa con altri 17 partner europei, a BEST-CROP (Boosting photosynthESis To deliver novel CROPs for the circular bioeconomy) un progetto Horizon Europe, coordinato dall’Università di Milano, che scommette sull’innovazione genetica ed attraverso la modifica di alcuni geni coinvolti nella fotosintesi e nello sviluppo della pianta, principalmente attraverso l’uso di mutazioni e di Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), si propone di selezionare l’orzo per i futuri scenari climatici: più produttivo e più efficiente nell’uso dell’acqua.
BEST-CROP si propone di aumentare l’efficienza della fotosintesi per avere piante più grandi (maggiore biomassa) e più produttive semplicemente utilizzando meglio la luce solare (a parità di concimazione e consumo idrico). In un’ottica di economia circolare verranno poi selezionate linee di orzo con specifiche caratteristiche qualitative della paglia in modo da poterla destinare alla produzione di nuovi prodotti ad alto valore aggiunto (proteine e grassi a seguito della conversione ad opera di insetti, nuovi materiali ecocompatibili per l’edilizia).
Nell’ambito di BEST-CROP saranno identificati i singoli geni necessari per disegnare l’orzo del futuro (almeno 3-4 geni per efficientare la fotosintesi oltre ai fattori genetici per la qualità della paglia), al CREA Genomica e Bioinformatica il compito di mettere insieme tutti i componenti genetici del nuovo orzo e, in una sorta di catena di montaggio genetico, selezionare varietà più produttive e caratterizzate da paglie con specifiche caratteristiche qualitative per dare maggior valore alla coltura dell’orzo.