ROMA – Una priorità sempre più improrogabile, in continua evoluzione, quella della gestione sostenibile dell’acqua, che gli eventi sui territori testimoniano con forza sia per quanto riguarda il rischio di alluvioni che quello legato alla siccità, fotografato nell’ultima relazione dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) come fenomeno progressivo che ha portato alla perdita del 20% delle risorse idriche nazionali nel trentennio 1991-2021.
È per rispondere a questa esigenza che nasce “Gocciaverde”, la certificazione volontaria di sostenibilità idrica dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) che ha coinvolto anche CSQA sia nella fase iniziale di definizione dello standard sia per il controllo dei requisiti specifici e l’attestazione della certificazione. Un impegno concreto verso l’innovazione, lo sviluppo sostenibile e la tutela quali-quantitativa della risorsa idrica che nelle scorse settimane ha portato CSQA al rilascio dei primi tre certificati all’Azienda Agricola Bellini Carlo e alla Cooperativa Intercomunale Prodotti Ortofrutticoli, entrambe di Modena, e all’Azienda Agricola Piscitiello Antonio di Salerno.
Gocciaverde nasce infatti al fine di conferire un elemento di competitività ai Consorzi di bonifica ed irrigazione, alle organizzazioni dei produttori e alle aziende agricole italiane, grazie a un iter certificatorio basato sul rispetto di 9 criteri specifici – legati a indicatori verificabili e misurabili – che vanno dall’ottimizzazione della risorsa idrica, alla riduzione dell’impatto energetico, dal miglioramento della qualità dell’acqua fino alle azioni di training, passando per il ruolo di “facilitatore” di nuove tecnologie e per l’incremento della sostenibilità socio-economica.
Un’occasione di adeguamento alle politiche climatiche e alla modernizzazione dell’agricoltura irrigua per i produttori che, grazie a un percorso di educazione alla sostenibilità socio-economica e all’utilizzo di nuove tecnologie, sono stimolati alla transizione verso un’agricoltura 4.0. L’obiettivo viene raggiunto attraverso una pianificazione a lungo termine che prevede l’utilizzo di data set e basi informative e il supporto delle politiche dell’acqua tramite investimenti mirati allo sviluppo sostenibile.
Le principali opportunità per i Consorzi di bonifica, le organizzazioni dei produttori e le aziende agricole riguardano: l’adeguamento alle politiche per il clima; la standardizzazione delle buone pratiche di gestione ed uso dell’acqua; lo stimolo alla pianificazione di medio/lungo termine; l’orientamento degli investimenti per la sostenibilità delle produzioni; il miglioramento e la modernizzazione dell’agricoltura irrigua; il supporto alla transizione verso agricoltura 4.0; la possibilità benchmarking interno e di distretto; la creazione di data set e basi informative; il supporto per le politiche dell’acqua. Tra i vantaggi per i produttori c’è inoltre la possibilità di trasmettere al consumatore il rispetto delle risorse idriche attraverso una specifica etichetta con QR code apposta sulle confezioni dei prodotti per verificarne la tracciabilità.
“Sostenibilità e innovazione sono le parole chiave che guidano da sempre il nostro operare.” – sottolinea Pietro Bonato, Direttore Generale e AD di CSQA. “La tutela delle risorse idriche è una leva strategica nei percorsi di sostenibilità ambientale di istituzioni e operatori del settore primario. Il sistema di gestione dell’acqua, prevista in Goccia Verde, rappresenta in questo senso un progetto fortemente innovativo, che ha una visione verso il futuro. Siamo orgogliosi come CSQA di aver contribuito, con le nostre competenze, alla realizzazione di questo progetto.
“Gocciaverde – afferma Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – fa crescere in chiave preventiva la consapevolezza di rischi e opportunità legati alla risorsa idrica e fornisce gli strumenti agli operatori istituzionali, i Consorzi di Bonifica ed economici, Organizzazioni di Produttori e agricoltori, sulle azioni per la sostenibilità negli usi e la salvaguardia delle acque, dei suoli e dei servizi ecosistemici ad essi strettamente collegati. L’obiettivo è arrivare ad una costante, non emergenziale, capacità di gestione della sostenibilità, della tutela dei territori e delle produzioni in un contesto di cambiamento climatico e socioeconomico che impone la massimizzazione dei vantaggi e la minimizzazione dei rischi, sia per quanto riguarda i limiti quanti-qualitativi all’accesso all’acqua, sia per la gestione della risorsa quando scarsa o in eccesso”.