ROMA – “La carne e i salumi sono un comparto che conta circa 3,5 miliardi di esportazioni (con un incremento del 15,6% rispetto al 2021). Una cifra che pare irrisoria, ma che costituisce un forte valore strategico nel settore del Food, uno dei nostri fiori all’occhiello che conta circa 67 miliardi di euro di export”.
Così Matteo Zoppas, Presidente di ICE Agenzia intervenuto all’assemblea di ASSICA a Palazzo Ripetta di Roma. “Un plauso, dunque, ai produttori che hanno dimostrato grande resilienza e capacità di adattamento, e hanno saputo affrontare le conseguenze – gli aumenti importanti dei costi dell’energia e dei trasporti – dei “cigni neri” che abbiamo vissuto in questi anni difficili. A questo si aggiunge anche la Peste Suina Africana (PSA), che ha impattato in maniera significativa sulle imprese e ha limitato l’export dei nostri prodotti verso diversi Paesi.
Una tendenza positiva – ha continuato Zoppas – che sembra essere confermata anche nei primi tre mesi del 2023, periodo in cui l’export si è attestato intorno agli 852 milioni (+23.5% sul 2019), con Germania, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Paesi Bassi come principali mercati di riferimento. Un settore, il cui sviluppo è al centro delle agende del Sistema paese, che vuole essere al fianco degli imprenditori, ma anche di Agenzia ICE, che con i suoi 74 uffici sparsi nel mondo, mette in campo diverse iniziative per far conoscere l’eccellenza delle carni italiane: in primis raccontando il Made in Italy nel mondo.
Una spinta importante verrà dalle misure del Decreto sul Made In Italy – voluto fortemente dal Ministro Urso, e che abbraccia temi cruciali come la formazione e la contraffazione – grazie al quale speriamo di poter dare sempre maggiore importanza alla tracciabilità del bello e ben fatto italiano, per prevenire fenomeni nocivi per il nostro mercato come l’Italian Sounding. L’impegno di ICE si esprime anche attraverso l’organizzazione di numerose campagne di promozione, ma anche e soprattutto supportando le aziende nella gestione delle certificazioni doganali e organizzando fiere collettive, dove portiamo i prodotti italiani al di là dei confini nazionali, e creiamo vari momenti di networking B2B dove domanda e offerta possono incontrarsi. Assieme ad ASSICA – ha chiuso Zoppas – continueremo a supportare questo comparto chiave della nostra tradizione enogastronomica italiana”.