BERGAMO – Si è tenuta oggi l’Assemblea annuale di Assofertilizzanti – l’Associazione nazionale produttori di fertilizzanti che fa parte di Federchimica – per il rinnovo dei componenti del Consiglio Direttivo dell’Associazione e dei suoi Gruppi merceologici.
In occasione dell’Assemblea, Assofertilizzanti ha organizzato una tavola rotonda introdotta da un approfondimento dell’Università Cattolica di Piacenza per presentare le evoluzioni e i possibili scenari futuri per il comparto agroalimentare derivanti dalle nuove politiche europee e nazionali e dai cambiamenti di scenario in atto e, a seguire, un confronto tra l’On. Rosanna Conte (Relatrice ombra della “Risoluzione del Parlamento europeo sulla comunicazione della Commissione relativa alla garanzia della disponibilità e dell’accessibilità economica dei concimi”), Diana Lenzi (Presidente di Ceja), Gabriele Canali (Professore di Economica Agro-alimentare dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza) e Giovanni Toffoli (Presidente di Assofertilizzanti – Federchimica) sullo scenario futuro dei fertilizzanti a livello UE.
“In meno di tre anni e mezzo l’agro-alimentare ha dovuto confrontarsi con importanti stravolgimenti globali. Nonostante la situazione appaia in via di miglioramento, restano le “cicatrici” che le crisi hanno lasciato sulla redditività delle imprese, un’inflazione ancora preoccupante con possibili effetti negativi sui consumi, soprattutto di prodotti di qualità, nonché gli effetti localizzati, ma importanti, del cambiamento climatico” ha dichiarato il Prof. Canali. “In tutto questo la PAC e la Strategia F2F hanno proseguito il loro cammino quasi senza accorgersi di ciò che è avvenuto. Esiste un ritardo evidente nella comprensione della portata dei cambiamenti intervenuti nel sistema agroalimentare globale e nelle scelte che si rendono necessarie, fuori da schematismi superati, soprattutto sul fronte della sostenibilità, quindi dell’impiego di fertilizzanti e in genere di prodotti chimici.”
“Le Imprese del comparto dei fertilizzanti escono da un anno molto complesso e si apprestano a gestire nuovi cambiamenti del contesto normativo di riferimento con la Direttiva Soil Health e il Piano di Azione per la gestione integrata dei nutrienti. Siamo pronti ad offrire il nostro contributo attraverso la messa a punto di prodotti sempre più sostenibili e innovativi, ma abbiamo bisogno di un contesto che faciliti la ricerca e velocizzi l’iter per la registrazione dei prodotti. Abbiamo di fronte a noi una grande opportunità per fare sistema e concorrere tutti a un obiettivo comune.” – ha affermato Giovanni Toffoli, Presidente di Assofertilizzanti – Federchimica.
“Come relatrice ombra della risoluzione del Parlamento europeo sui fertilizzanti ho avuto l’opportunità di fornire il mio contributo affinché le Istituzioni europee adottassero un ampio pacchetto di misure volte a tutelare un settore strategico come quello dei fertilizzanti. Il nostro lavoro, però, non si è concluso e dovremo continuare a lavorare affinché l’industria italiana dei fertilizzanti e l’intero comparto agricolo possano continuare ad operare e ad eccellere nel contesto europeo e internazionale” – ha dichiarato l’On. Rosanna Conte.
“La sfida che ci troviamo ad affrontare politicamente in Europa, di indirizzare l’agricoltura attraverso una serie di strumenti legislativi verso modelli ambientalmente più sostenibili, pur preservando e rafforzando la redditività delle aziende agricole, è di vitale importanza. Questa transizione ecologica i giovani agricoltori europei la vogliono guidare e non subire.” – ha commentato Diana Lenzi, Presidente di Ceja – “Ne vogliono fare il driver, la forza trainante, per una transizione economica che renda le aziende agricole economicamente sostenibili, redditive, più attrattive, affrontando finalmente l’investment gap che vede l’agricoltura europea indietro di 46 miliardi di investimenti per poter essere considerata realmente competitiva”.
Le 61 imprese che aderiscono ad Assofertilizzanti realizzano oltre il 90% del fatturato italiano del comparto, che nel 2022 si è attestato al di sopra del miliardo di euro. Le industrie del settore impiegano in Italia circa 2.500 persone con una predominanza di imprese a capitale italiano.