Ue: Cia, bene pacchetto aiuti per emergenza clima. Serve cofinanziamento governo

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ROMA – Per far fronte agli effetti della crisi climatica sull’agricoltura, servono risorse adeguate e tempi stretti. Ecco perché è assolutamente positivo l’annuncio della Commissione Ue di un pacchetto di aiuti straordinari da 330 milioni, di cui 60,5 all’Italia, proprio per sostenere i produttori colpiti dagli eventi estremi.

Così Cia-Agricoltori Italiani sulla proposta presentata al Consiglio Agrifish a Lussemburgo, aggiungendo però che bisogna fare presto, per supportare le imprese agricole danneggiate dall’alluvione in Emilia-Romagna. Questo significa rendere subito disponibili i fondi e, soprattutto, chiedere al Governo di intervenire con il cofinanziamento nazionale.

“È molto importante la decisione della Commissione di stanziare risorse agli Stati membri per rispondere all’emergenza climatica -spiega il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. Ma l’approvazione del pacchetto, ora, deve essere rapida, e speriamo anche che l’esecutivo si attivi per integrare il sostegno europeo fino al 200% con il contributo nazionale, perché agli agricoltori occorre più liquidità possibile in questa fase difficile”. In prospettiva, invece, “sarà sicuramente necessario che la Commissione valuti la creazione di un Fondo specifico e dedicato, senza intaccare gli stanziamenti della Pac, per gestire le avversità climatiche, che purtroppo saranno sempre più frequenti”.

Al centro del Consiglio Agrifish anche il Regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (SUR) su cui “Cia, in vista della presentazione dell’ulteriore studio d’impatto in programma il prossimo 5 luglio -ricorda Fini- continua a chiedere una valutazione oggettiva e orientata a riequilibrare le esigenze produttive agricole con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, specie in relazione ai rischi sull’approvvigionamento alimentare”.

Spazio, infine, alla questione grandi carnivori, che resta un problema rilevante non solo in Italia ma in tutta Europa e sul quale, conclude il presidente di Cia, “serve trovare soluzioni rapide e condivise per tutelare le attività agricole ed evitare lo spopolamento delle aree rurali”.

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