ASTI – Si torna purtroppo a parlare nuovamente di Popillia Japonica. Il pericoloso coleottero ha fatto la sua comparsa nell’Astigiano e le piogge delle ultime settimane hanno favorito la proliferazione di questa specie che, seppur lenta e controllata, ha creato apprensione nelle aziende agricole.
La Popillia Japonica è arrivata in Italia nel 2014, invadendo progressivamente il territorio della Lombardia e del Piemonte, estendendosi successivamente sino in Emilia Romagna. Questo insetto si nutre delle foglie, dei fiori e dei frutti di numerose specie vegetali, causando notevoli danni ad alberi d’alto fusto e piante da fiori ornamentali, ma anche fruttiferi quali melo, pesco, vite, kiwi, nocciolo e colture estensive in pieno campo.
La Confagricoltura di Asti sta effettuando i controlli in campo nelle coltivazioni delle proprie aziende associate, esortando gli agricoltori ad un innalzamento del livello di allerta, senza però creare inutili allarmismi. “E’ necessario effettuare controlli costanti senza farsi prendere dal panico”, afferma Enrico Masenga, coordinatore del settore tecnico della Confagricoltura di Asti – “la situazione è sotto controllo e il numero di individui riscontrato attualmente è fortunatamente basso”. Un dato che trova riscontro anche in seguito all’incontro on-line di martedì 4 luglio del Coordinamento regionale dei tecnici specialisti del settore viticolo, al quale ha partecipato anche la Confagricoltura di Asti. Il Coordinamento ha deciso di effettuare un solo trattamento – nel periodo dal 7 al 11 luglio – per combattere sia lo Scaphoideus Titanus (vettore della flavescenza dorata) che la Popillia Japonica.
Si tratta di una specie che, nonostante sia comparsa per la prima volta nell’Astigiano, è purtroppo molto nota alle aziende del territorio piemontese. A settembre 2018, quando ancora tutti ignoravano la vera entità del problema, la Confagricoltura di Asti aveva già sensibilizzato il comparto agricolo riguardo la pericolosità della Popillia Japonica – e di altri insetti esotici – e lo aveva fatto organizzando un incontro informativo, presso Astiss, al quale erano intervenuti esperti del settore fitosanitario della Regione Piemonte e dell’Università di Torino.
“Si esortano le aziende agricole ad effettuare tutti i trattamenti indicati nel bollettino tecnico in modo tale da prevenire la flavescenza e fermare sul nascere eventuali danni provocati dal passaggio della Popillia Japonica – afferma il direttore della Confagricoltura di Asti Mariagrazia Baravalle – E’ infatti importante monitorare costantemente la situazione in campo e rimanere in contatto con il nostro ufficio tecnico, seguendo le istruzioni impartite, senza creare inutili allarmismi”.