ROMA – Il Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare di Messina ha eseguito un Decreto emesso dall’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Messina su richiesta della Procura Europea – Ufficio dei Procuratori Europei delegati per Sicilia e Calabria con sede in Palermo – che ha disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, di denaro e beni immobili per circa 70 mila euro, profitto di reato, nei confronti di tre soggetti, tutti residenti nella provincia di Messina.
Secondo l’ipotesi accusatoria, gli indagati avrebbero commesso in concorso, reiterate condotte illecite volte al conseguimento di erogazioni pubbliche nel settore degli aiuti alle imprese agricole, concessi nell’ambito della Politica Agricola Comune (PAC).
Le investigazioni portate a termine dal Reparto Specializzato dell’Arma, competente per le regioni Sicilia e Calabria, hanno permesso di accertare la truffa aggravata finalizzata a conseguire fraudolentemente sia i “Titoli di Pagamento” (necessari per accedere al regime di Pagamento Unico previsto dalla PAC) sia ingenti contributi pubblici destinati al settore agricolo ed erogati dall’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) dall’anno 2020 al 2022.
Secondo quanto emerso, la condotta fraudolenta si è concretizzata attraverso la presentazione di domande uniche di pagamento nelle quali gli indagati dichiaravano conduzioni di fondi agricoli in assenza di disponibilità titolata.
L’operazione testimonia la costante attenzione della Procura Europea e dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare nel contrasto alle sistematiche condotte fraudolente che hanno il fine di sottrarre ingenti aiuti pubblici al settore agricolo, impedendo la prosecuzione dell’attività delittuosa con conseguente possibilità di recupero delle indebite somme percepite dall’indagato in spregio alle normative ed a discapito dei numerosi imprenditori onesti.