ROMA – “Allevatori e agricoltori non possono essere trattati come nemici dell’ambiente, al contrario sono tra i primi ad essere impegnati nella sua salvaguardia e custodia. A Strasburgo ha prevalso il buonsenso, una stalla non può essere considerata alla stregua di una fabbrica. Bene che il Parlamento Ue abbia bocciato la proposta di includere gli allevamenti bovini nella nuova direttiva sulle emissioni industriali”. Lo afferma il sottosegretario Masaf, Luigi D’Eramo.
“Il voto di oggi conferma che anche in Europa sta emergendo un crescente scetticismo verso prese di posizione ideologiche e verso un ambientalismo puramente di facciata”, aggiunge D’Eramo. “Gli allevamenti sono fondamentali in molte aree del paese, in particolare quelle interne e di montagna, contribuiscono a evitare lo spopolamento e a mantenere vive tradizioni e territori. Inoltre, molto è stato fatto negli ultimi anni per andare verso una sempre maggiore sostenibilità, e l’Italia è tra i paesi più virtuosi e con le percentuali di emissioni più basse. Un modello virtuoso che va tutelato e non penalizzato, a vantaggio magari di carne sintetica o delle importazioni da Paesi terzi lontani dal rispetto dei nostri stessi standard”, conclude il sottosegretario.