PALERMO – Ingenti i danni alle vigne in provincia di Trapani e Palermo provocati dal massiccio attacco di peronospora prima e poi dal caldo torrido di questo mese di luglio. Già in fumo – a seconda delle zone – oltre il 40% del prossimo raccolto di uve da vino.
“Una situazione che ci preoccupa e che richiede sin da subito l’intervento delle istituzioni, regionali e nazionali. Nelle campagne i nostri produttori stanno affrontando una situazione mai vista, chi era riuscito a limitare i danni della peronospora adesso deve fronteggiare le alte temperature senza nessuna arma a disposizione. In ogni pianta tanti grappoli sono stati letteralmente bruciati, bolliti da queste giornate di caldo e non vogliamo immaginare quale potrà essere la situazione a fine mese, visto che questa ondata di calore durerà ancora per molto e sarà anche destinata a peggiorare secondo le previsioni”, dichiara Camillo Pugliesi, presidente della Cia Sicilia Occidentale che nei giorni scorsi ha guidata una delegazione di produttori all’incontro con l’amministrazione di Alcamo, una delle zone maggiormente colpite.
I problemi nelle vigne erano già evidenti nei mesi scorsi: le abbondanti piogge nei mesi di maggio e giugno e l’ondata di umidità nei primi di luglio, avevano favorito il proliferare della peronospora, la malattia più grave che possa colpire la vite e che attacca tutti gli organi verdi della pianta come foglie, germogli e grappoli.
“La Cia Sicilia Occidentale – continua Pugliesi – è in costante contatto con l’Assessorato e con i rappresentanti nazionali della CIA, che sono presenti ai tavoli tecnici del MASAF, per trovare una soluzione”.