ROMA – Rinnovato, a Roma, il protocollo d’intesa tra il Dipartimento della Protezione Civile e il Consiglio degli Ordini nazionali dei dottori agronomi e dottori forestali (CONAF). Un accordo nato per incentivare la cooperazione tra le due istituzioni nel campo della previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi naturali e rafforzare la collaborazione, sia in emergenza sia in ordinario, grazie a professionalità qualificate e costantemente aggiornate.
La premessa a questa collaborazione, che prosegue dal 2014 e oggi si rafforza per altri tre anni è che l’Italia è un Paese costituito da vaste aree scarsamente urbanizzate, molte a carattere agricolo e boschivo. Questo complesso rurale unico e diversificato richiede una conoscenza specifica per proteggerlo, capace di coniugare le peculiarità del territorio alle fasi di previsione e prevenzione, di gestione e superamento delle emergenze.
Negli anni abbiamo visto come queste caratteristiche peculiari non debbano essere sottovalutate: dalla bassa densità insediativa, alla difficoltà di raggiungimento di allevamenti zootecnici e abitazioni, possono ostacolare l’urgenza dell’intervento in caso di emergenza.
“I dottori agronomi e forestali conoscono le aree interne del Paese e le percorrono per lavoro ogni giorno: ecco perché sappiamo di poter essere di aiuto al Dipartimento, nell’opera di tutela del territorio e rappresentare una rete nazionale di monitoraggio per il Paese. – dichiara Sabrina Diamanti, Presidente CONAF – Ricordando che le attività di Protezione Civile sono “Previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, gestione e superamento dell’emergenza”, riteniamo, rafforzando questa collaborazione, di poter offrire un supporto fattivo al Dipartimento nelle varie fasi, nel rispetto delle competenze. Parimenti sarà nostra cura contribuire ad accrescere la cultura di protezione civile con l’organizzazione congiunta di convegni, con la formazione e con iniziative informative e editoriali.”
“Sono fermamente convinto della bontà di quest’accordo, che aiuta a cristallizzare un metodo di operare nella protezione civile. È fondamentale avvalersi di tecnici specializzati, che conoscono il territorio, per metterli a supporto di un sistema di protezione civile che possa rispondere con maggiore efficacia alle necessità delle comunità colpite da calamità e alla tutela del territorio – ha affermato il Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio – La capillare presenza nel nostro Paese di agronomi e forestali, può essere di grande supporto per le attività di informazione e riduzione del rischio, alla collaborazione in percorsi didattici, eventi divulgativi, workshop locali ed esercitazioni.”