ROMA – “Dal governo è arrivata una prima e significativa risposta alla crisi delle imprese che hanno subito crolli della produzione viticola a causa della peronospora”. Lo dichiara Confagricoltura a proposito delle misure inserite nel decreto legge varato dal Consiglio dei ministri.
“E’ senz’altro rilevante la possibilità accordata alle imprese di accedere agli interventi previsti dalla normativa sul ristoro dei danni da eventi climatici eccezionali – prosegue Confagricoltura – e il contributo in conto interessi, gestito da Ismea, a sostegno della liquidità”.
Resta però il problema di fondo rappresentato dalla limitatezza dei fondi pubblici, considerata la dimensione del problema, che è diffuso in larga parte delle zone produttive italiane.
La ricomparsa della peronospora, causata da un eccesso di umidità, ha provocato una contrazione produttiva che oscilla tra il 20 e il 50% rispetto ai livelli ordinari. I tagli più profondi sono localizzati nelle regioni del Centro-Sud.
Tenuto conto dei danni provocati al settore agricolo da eventi climatici eccezionali – dalla siccità alle alluvioni, alla grandine – a cui si sono aggiunti in alcune regioni gli incendi, facciamo affidamento su un sostanziale aumento della dotazione finanziaria del Fondo di solidarietà nazionale nell’ambito della prossima legge di bilancio.
Allo stesso tempo, conclude Confagricoltura, dovrebbe essere avviata una riflessione sull’opportunità di aggiornare la normativa vigente in materia di danni da eventi climatici avversi (decreto legislativo n.102 del 29 marzo 2004).