ROMA – E’ stato siglato nei giorni scorsi a Roma un importante protocollo d’intesa tra Cai Agromec, la maggiore organizzazione italiana di agromeccanici, e il Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. A sottoscrivere il documento sono stati il presidente di Cai Agromec, Gianni Dalla Bernardina, e il commissario straordinario del Crea, prof. Mario Pezzotti.
Quattro, nello specifico, sono gli obiettivi che il protocollo d’intesa si prefigge: favorire la ricerca, la diffusione dell’innovazione e l’integrazione delle conoscenze scientifiche nei settori di interesse reciproco; dare la massima diffusione di tutte le iniziative di reciproco interesse e realizzare congiuntamente convegni, seminari e gruppi di studio; divulgare informazioni tecnico-scientifiche e di tipo economico anche attraverso pubblicazioni e/o tramite la comunicazione digitale; promuovere e valorizzare iniziative nell’ambito della rete rurale nazionale di intesa con il Masaf, le Regioni e le Province autonome italiane.
Il presidente di Cai Agromec, Gianni Dalla Bernardina, commenta: «E’ un’intesa storica quella che abbiamo sottoscritto con il Crea, che va nella direzione di restituire sempre più all’agromeccanico quella centralità che merita nell’ambito del settore primario. Cai Agromec, del resto, fin dal 1947 rappresenta circa 18.000 imprese di meccanizzazione agricola operanti su oltre 8 milioni di ettari del territorio nazionale, con una dotazione di oltre 88.000 trattori, quasi 49.000 mietitrebbiatrici e circa 17.000 altre macchine da raccolta, per un volume d’affari di oltre 4 miliardi di euro. Siamo insomma i referenti più indicati per chi fa ricerca e innovazione in agricoltura. Essendo a stretto contatto con i costruttori, nonché con i centri di ricerca, di divulgazione e di trasferimento tecnologico, siamo disponibili per implementare la sperimentazione in campo di macchinari, attrezzature e tecnologie».
Per coordinare i lavori a seguito della firma del Protocollo d’intesa sarà istituito il Comitato di indirizzo strategico, che a sua volta avrà nel suo organico 2 componenti di Cai Agromec e 2 del Crea. Il Comitato avrà il compito di definire i temi programmatici sui quali concentrare la collaborazione tra le parti e di portare avanti i progetti congiunti, eventualmente anche con l’apporto di altri soggetti pubblici o privati potenzialmente interessati.