VALPOLICELLA (VR) – “Andrea Lonardi è da oggi Master of Wine, un successo individuale che porterà beneficio a tutta la Valpolicella e al suo Consorzio. Siamo infatti certi che, da Master of Wine, il nostro vicepresidente potrà testimoniare nel mondo la cultura e la qualità enologica di un territorio la cui tecnica di messa a riposo per le uve atte a divenire Amarone potrebbe divenire nei prossimi anni patrimonio immateriale Unesco”.
Lo ha detto il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini, a commento della nomina di Andrea Lonardi, ufficializzata oggi dall’Institute of Masters of Wine di Londra.
“Oltre a rappresentare un autentico talento proveniente dalla Valpolicella – ha aggiunto Marchesini – Lonardi è da tempo profondo studioso di un territorio e di un tessuto produttivo che come lui si distingue per perseveranza e determinazione”.
Andrea Lonardi è il secondo master of wine italiano e da oggi fa parte di una ristretta cerchia di super esperti nel mondo insigniti del titolo dall’Institute of Masters of Wine di Londra, dal 1955 autentico think tank del vino in grado di influire sulle strategie commerciali globali del settore.
Nato nel cuore della Valpolicella, a Negrar, nel 1974, Andrea Lonardi ha coltivato la sua passione per il mondo vinicolo conseguendo una laurea in Agraria presso l’Università di Bologna. Il suo percorso formativo è stato arricchito da un Master in Controllo di Gestione per realtà agroindustriali ottenuto presso la prestigiosa Grande École di Montpellier (ENSAM) e da un tirocinio con la Washington State University. Ulteriori perfezionamenti sono stati ottenuti attraverso stage formativi in regioni vinicole di rilevanza internazionale, come il Languedoc e Sonoma. Dopo un inizio di carriera focalizzato su marketing e vendite, nel 2012 Lonardi assume il ruolo di Chief Operating Officer all’interno della Bertani Domains, che in seguito diverrà Angelini Wine & Estate.
Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella
Oltre 2400 aziende tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori su un territorio di produzione che si estende in 19 comuni della provincia di Verona, dalla Valpolicella fino alla città scaligera che detiene il primato del vigneto urbano più grande dello Stivale, 8600 ettari di vigneto e un giro d’affari di oltre 600 milioni di euro, di cui più della metà riferiti alle performance dell’Amarone. È l’istantanea del Consorzio per la tutela dei vini Valpolicella che, con oltre l’80% di rappresentatività, tutela e promuove la denominazione in Italia e nel mondo.