CASTAGNOLE LANZE (AT) – Ancora una fiera senza prezzo: dopo lo scorso anno anche l’edizione 2023 della Fiera della Nocciola di Castagnole Lanze, giunta alla 164° edizione, ha lasciato tutti a “bocca asciutta”. Con la raccolta ancora in corso in quasi tutto il territorio astigiano e quindi con una produzione ancora da quantificare, è stato impossibile esprimere al momento un’indicazione relativa alla quotazione del prodotto. A rendere tutto ancora più incerto anche i fenomeni atmosferici avversi degli ultimi due mesi che hanno influito notevolmente sull’andamento della produzione.
Ma se la produzione quest’anno ha subito una battuta d’arresto rispetto alla scorsa annata, rimane ad alti livelli l’aspetto qualitativo. “Merito in primis dell’impegno profuso dalle aziende agricole – afferma Enrico Masenga (nella foto in alto a sinistra), coordinatore del settore tecnico della Confagricoltura di Asti, tra i relatori del tavolo pubblico di confronto del settore corilicolo che ha avuto luogo questa mattina a Castagnole Lanze – che hanno svolto diligentemente negli anni tutti i trattamenti fitosanitari adeguati per ridurre la presenza del parassita. Inoltre il nocciolo è tra le colture più resilienti ai repentini cambiamenti climatici e quindi anche quest’anno la qualità è stata preservata”.
La Confagricoltura di Asti punta l’attenzione su ricerca e assistenza tecnica: “per aumentare la qualità del prodotto, garantendo automaticamente un prezzo più remunerativo per l’intera filiera – dichiara Masenga – è necessario intensificare l’assistenza tecnica e investire maggiormente nella ricerca, studiando impianti di microirrigazione che permettano di far fronte all’instabilità causata dalle condizioni meteo”.
La Confagricoltura di Asti ha inoltre chiesto alla Regione Piemonte – rappresentata questa mattina dal presidente Alberto Cirio, dal vicepresidente Fabio Carosso e dall’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa – l’istituzione di bandi appositi finalizzati al sostegno dell’attività corilicola.
Per quanto riguarda il capitolo prezzo, “non siamo ancora in grado di fornire indicazioni in merito – conclude Masenga – in quanto la raccolta è ancora in corso e dobbiamo ancora stabilire il deficit produttivo rispetto allo scorso anno”.