CORDOBA (SPAGNA) – “In questa città è nato Seneca, un filosofo che 2000 anni fa affermò: “Tutti sanno fare i timonieri quando il mare è calmo. Oggi il mare non è calmo. La sovranità alimentare, che viene sempre più richiamata dell’Unione europea, deve essere un principio da perseguire per garantire gli approvvigionamenti e la libertà. Il nostro modo di vivere può essere un modello per garantire cibo a tutti, ma di qualità. E questo non può essere legato al censo di chi acquista”.
Lo ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo alla riunione informale del Consiglio Ue Agricoltura a Cordoba, in Spagna.
“Non ci può essere una visione ideologica che mette in contrasto i primi ambientalisti del pianeta, gli allevatori, i pescatori e gli agricoltori, con il rapporto virtuoso che hanno con la terra, con la natura e con le produzioni che devono difendere. Su questo noi siamo e saremo in prima fila, lavorando anche al contenimento di alcune specie che, oggi, sono in sovrannumero. Abbiamo la consapevolezza che, tra le altre, vanno regolate le presenze degli ungulati: la peste suina, infatti, è un problema che non riguarda solo alcune Nazioni ma rischia di diventare pandemica e, per questo, deve essere affrontata con razionalità e pragmatismo, senza voler approfittare delle criticità registrate in un singolo Stato”, ha aggiunto il ministro Lollobrigida.
“L’Italia ha scelto, ad esempio, di vietare la produzione, l’importazione e la commercializzazione di prodotti coltivati in laboratorio. Saremo la prima Nazione a farlo, ma non perché rifiutiamo la ricerca. Innovazione e tecnologie, infatti, sono lo strumento per raggiungere una sicurezza alimentare basata sulla qualità. Con questo obiettivo, il Parlamento italiano ha approvato ulteriori investimenti sulla ricerca nelle tecnologie di evoluzione avanzata: virtuose accelerazioni che possano garantire le produzioni avendo maggiori risultati in termini qualitativi e assicurando, così, una diminuzione di consumo di suolo”, ha concluso.