BRUXELLES – Dopo che la scorsa settimana Ursula von der Leyen ha aperto alla possibilità di rivedere lo status di specie protetta del lupo, oggi, 13 settembre, il Parlamento europeo ha dibattuto sulla gestione di questo grande carnivoro con la Commissaria Mairead McGuinness.
Prendendo la parola in plenaria, l’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann ha chiesto che venga modificata la direttiva europea in materia. “Lo status di protezione del lupo va declassato. È ora di dare agli stati membri e alle regioni più margine di manovra nella gestione di questo carnivoro”, così Dorfmann.
Da anni l’europarlamentare sudtirolese lavora per allentare le rigide norme a protezione dei lupi in Europa. “Le regole in vigore servivano quando il lupo era minacciato di estinzione. Ma oggi la situazione è cambiata. In molte regioni europee, la popolazione di lupi è talmente aumentata che oggi rappresenta un problema per l’uomo e gli animali”, ha dichiarato Dorfmann. A essere minacciata “dai lupi e dai lupi ibridi” è soprattutto l’agricoltura di montagna, ha fatto notare Dorfmann alla Commissaria.
Proprio perché si occupa da anni della questione del lupo, l’europarlamentare sudtirolese ha avuto oggi il diritto di prendere la parola per primo in plenaria. Nel suo intervento, Dorfmann ha ricordato la volontà di von der Leyen di effettuare una nuova indagine sulla popolazione di lupi in Europa, precondizione per modificare lo status di protezione. “Le dichiarazioni della presidente della Commissione europea sono la prova che il nostro lavoro d’informazione e sensibilizzazione sta producendo risultati e che il dibattito comincia a sbloccarsi”, ha affermato Dorfmann.
Tale dinamica non deve ora subire rallentamenti, ed è per questo che Dorfmann ha invitato il Commissario per l’Ambiente a mettere in atto senza indugi la richiesta di von der Leyen. “Il processo di raccolta di dati sulla popolazione dei lupi deve essere solo un primo passo. Esso dimostrerà che il lupo non è più in pericolo in molte aree d’Europa e che lo status di specie protetta deve essere rivalutato al ribasso”. La Commissione deve ora lavorare per concretizzare questo impegno e spingere per una modifica della direttiva europea, ha sostenuto oggi Dorfmann nel suo appello.