ROMA – “Il significativo calo della produzione vitivinicola nazionale, stimabile nell’ordine del 12% su base annua, è legato a doppio filo ai sempre più innegabili effetti del cambiamento climatico e al meteo avverso, che in particolare durante la primavera ha flagellato i vigneti con abbondanti piogge, le quali hanno a loro volta creato le condizioni favorevoli all’insorgere delle malattie della vite, prime fra tutte la peronospora”.
Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista, secondo cui “è ora importante accelerare con l’erogazione degli indennizzi previsti dal cosiddetto ‘DL asset’ a favore delle imprese agricole non assicurate che hanno subito danni da attacchi di plasmopara viticola”.
“Sarà, inoltre, fondamentale – prosegue Battista – continuare a lavorare per reperire nuove risorse necessarie a sostenere un comparto che deve fare i conti con contrazioni produttive significative, con flessioni su base annua che hanno sfiorato il 20% nel centro e il 30% nel sud del Paese; cali dovuti in larga parte alla peronospora, che non ha risparmiato praticamente nessuna regione, andando in particolare a colpire i vigneti del Centro-Sud, dove in molti casi le forti e continue piogge hanno impedito l’ingresso in vigna per effettuare i trattamenti o vanificato gli effetti delle operazioni già effettuate”.
“Nel ribadire l’apprezzamento per l’attenzione mostrata dal governo nei confronti della grave crisi fitopatica abbattutasi sulle aziende viticole, alle quali è stato destinato un primo stanziamento di 1 milione di euro, ci preme ribadire che i danni al settore vitivinicolo ammontano a diverse centinaia di milioni di euro e che centinaia sono anche le aziende non assicurate che, in particolare nel Meridione, hanno dovuto fare i conti con cali produttivi che hanno raggiunto anche il 50%”, osserva il presidente.
“Bene quindi l’incremento delle risorse previsto da un emendamento al ‘DL asset’, col quale si prevede una dotazione aggiuntiva di 6 milioni di euro; a tal proposito, segnaliamo però l’urgenza di correggere il tiro dell’emendamento, intervenendo per scongiurare il rischio che il lodevole impegno della maggioranza si traduca in un mero aumento della dotazione del Fondo di Solidarietà Nazionale-FSN, invece che dei fondi destinati espressamente alle imprese vitivinicole colpite dalla peronospora”, fa notare Battista.
“Un’altra strada da continuare a perseguire è quella delle tante possibilità offerte dalla ricerca e dall’innovazione applicate all’agricoltura, a partire dal positivo e atteso via libera alla sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita-TEA per ottenere produzioni vegetali in grado di meglio rispondere alla scarsità idrica e agli stress ambientali e biotici”, conclude il presidente della Copagri.