MILANO – UniCredit e la Federazione Nazionale Agroalimentare (Agrocepi) hanno siglato un accordo con l’obiettivo di sostenere le imprese del settore agroalimentare italiano, rendendo disponibili misure per affrontare e superare lo specifico contesto in atto e per rafforzare le potenzialità di sviluppo delle aziende associate presenti sul territorio nazionale.
In particolare, UniCredit mette a disposizione prodotti specifici al fine di supportare la crescita, la realizzazione e la sostenibilità imprenditoriale di dette Aziende, in relazione alle misure del PNRR e della nuova politica agricola comunitaria 2023/2027.
Agrocepi – Federazione nazionale Agroalimentare costituita nel 2017, aderente a Cepi (Confederazione europea piccole imprese), è una Associazione di categoria, che svolge la funzione di rappresentare le imprese di produzione primaria e di trasformazione in particolar modo se aggregate in Filiere e Reti di imprese. Supporta altresì programmi di sviluppo delle stesse anche per iniziative di commercializzazione ed internazionalizzazione.
Corrado Martinangelo, Presidente di Agrocepi dichiara: “Crediamo da sempre nella collaborazione e nella sinergia con gli istituti di credito. Il contesto e la congiuntura in cui ci troviamo ora rende questa partnership con UniCredit ancora più preziosa per le nostre aziende e per i nostri progetti. Abbiamo trovato in UniCredit quella credibilità e quella specificità dei prodotti finanziari di cui abbiamo bisogno per aiutare le imprese dell’agroalimentare a crescere e ad affrontare le sfide del Pnrr e della PAC”.
Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit, commenta: “UniCredit si conferma punto di riferimento per il settore agroalimentare, leva strategica per lo sviluppo dell’economia del Paese. Supportiamo le aziende del comparto con un team dedicato e servizi mirati in grado di accompagnare la crescita delle filiere. Siamo determinati a rafforzare il dialogo e la collaborazione con le imprese del territorio per affrontare insieme le sfide di un mercato sempre più diversificato, affiancandole su aspetti strategici quali la transizione energetica e digitale, l’innovazione e l’internazionalizzazione”.