BRUXELLES – “Lo ripetiamo da mesi, e adesso lo abbiamo messo anche nero su bianco in una relazione del Parlamento europeo: la carne sintetica, con i suoi impatti da un punto di vista ambientale, sociale, economico ed etico non può rappresentare una soluzione al deficit strutturale di proteine affrontato dall’Europa.
Al contrario, la scienza ci offre soluzioni ben più sostenibili, a partire dalle nuove tecnologie ad evoluzione assistita delle piante, che possono portare ad un incremento nel breve termine della produzione europea di proteine vegetali, grazie a varietà più produttive e più resistenti”.
Così Paolo De Castro, membro della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, commenta l’approvazione del rapporto di iniziativa sulla strategia europea per le proteine.
“Nonostante il testo messo al voto includesse un paragrafo che definiva la carne sintetica un’opportunità da sfruttare – spiega l’europarlamentare PD – grazie agli emendamenti presentati insieme alla collega Daniela Rondinelli e vari altri deputati del Gruppo dei Socialisti e Democratici, siamo riusciti a ribaltare questo impianto, eliminando ogni riferimento al cibo di laboratorio e sottolineando l’importanza delle nuove biotecnologie sostenibili nella sfida globale per un’agricoltura in grado di produrre di più, utilizzando meno input”.
“La battaglia contro il cibo sintetico e a favore di una scienza che, come con le TEA, sostenga e rafforzi i cicli biologici necessari alla produzione di cibo, continua. E come paesi mediterranei – conclude De Castro – dovremo essere in grado di creare un blocco granitico a difesa del legame cibo-natura, che rischia di essere sostituito a causa di visioni opposte alle nostre, soprattutto da parte dei paesi nord-europei”.