FUNO DI ARGELATO (BO) – Un incontro dedicato ai veterinari liberi professionisti che aderiscono al progetto di Certificazione sul Benessere Animale SQNBA. È quello organizzato dall’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna (ARAER) in collaborazione con MSD Animal Health e l’ente di Certificazione DQA svoltosi il 19 settembre scorso a Reggio Emilia.
Un’iniziativa unica nel suo genere che ha saputo intercettare l’interesse dei veterinari accorsi numerosi all’incontro in un momento, come ha spiegato nel suo intervento il presidente ARAER, Maurizio Garlappi, “in cui la zootecnia e il mondo agricolo più in generale stanno attraversando una fase molto delicata e particolare. La nuova Pac (Politica agricola comune, ndr) incide molto sul benessere animale ed è necessario che il mondo allevatoriale metta al centro tutte le sue migliori competenze per rispondere adeguatamente a questa nuova sfida. ARAER dal canto suo mette a disposizione dei suoi associati strumenti e iniziative specifiche che vanno proprio in questa direzione.
L’incontro organizzato per i veterinari liberi professionisti che aderiscono alla Certificazione benessere animale Sqnba ne è un esempio. Oggi fare l’allevatore è sempre più difficile – ha infine sottolineato Garlappi – agli attacchi strumentali di chi vorrebbe veder scomparire il settore zootecnico si uniscono le speculazioni economiche sulle materie prime, che pur registrando un calo delle quotazioni non si traducono in minori costi a carico degli allevatori. Le circostanze esterne ci impongono di lavorare in modo diverso, ARAER saprà come sempre supportare i suoi associati per agevolare questo cambiamento nel segno di una tradizione che non può essere dispersa”.
L’incontro di Reggio Emilia ha visto gli interventi di numerosi relatori, a iniziare da Michele Blasi, direttore dell’ente di Certificazione DQA, che ha illustrato una delle grandi novità della nuova Pac: gli Ecoschemi, misure introdotte dalla Commissione che si traducono in aiuti economici a favore degli agricoltori disposti a impegnarsi in interventi aziendali legati a una maggiore sostenibilità.
“Gli Ecoschemi 1 e 4 sono quelli destinati al settore zootecnico – ha spiegato Blasi – e riguardano rispettivamente il benessere animale, la riduzione dell’utilizzo di antibiotici in allevamento e l’avvicendamento biennale di colture foraggere o da rinnovo. Le premialità previste dalla Pac sono legate all’iscrizione al sistema Classyfarm e all’adesione al Sistema qualità nazionale benessere animale (Sqnba), con relativa certificazione, e rappresenta una grande opportunità di sviluppo per una zootecnia sempre più sostenibile”.
“Il ruolo di ARAER all’interno di questo percorso sarà organizzativo – ha spiegato il direttore Claudio Bovo – e il coinvolgimento dei veterinari liberi professionisti sarà, come si può intuire, fondamentale. Per questo abbiamo voluto organizzare un incontro formativo a cui ne seguiranno altri per affrontare e approfondire le diverse problematiche che si presenteranno”.
Proseguono intanto gli investimenti che ARAER ha intrapreso per attrezzare con strumenti sempre più innovativi e precisi il suo laboratorio di analisi situato a Reggio Emilia che oggi, oltre ai campioni provenienti dalle aziende zootecniche dell’Emilia Romagna, riceve e analizza anche quelli in arrivo da Toscana, Umbria e Abruzzo con una media di 1,6 milioni di campioni/anno.
Nuovi strumenti che permettono l’esecuzione di altrettante analisi a iniziare dalla biologia molecolare, dal test diagnostico per la febbre Q o dalle analisi Nir sulle materie prime e gli alimenti zootecnici.
“Dal primo gennaio 2024 inoltre – ha dichiarato Angela Toti, veterinaria collaboratrice di ARAER – l’Associazione introdurrà il tecnologo di stalla, una figura a supporto del veterinario per affrontare insieme i diversi problemi che insorgono in allevamento e fornire in tempi brevi all’allevatore soluzioni efficaci e valide soprattutto in materia di qualità del latte, sanità della mandria, riduzione del farmaco”.
In tutto questo il ruolo dell’innovazione tecnologica riveste un ruolo fondamentale. Nel suo intervento, Massimiliano Intini di MSD Animal Health ha così illustrato Data Live, uno strumento che in abbinamento al già conosciuto Sense Hub, consente oggi di monitorare il benessere animale di ogni soggetto attraverso le informazioni che arrivano dal collare o dall’auricolare posizionato sulle bovine. “Data Live consente di registrare in tempo reale tutte le attività della bovina – ha illustrato Intini – dalla ruminazione alla iperventilazione, fornendo in questo modo utili informazioni legate esclusivamente al suo stato di benessere, permettendo così all’allevatore di intervenire adeguatamente laddove questo si renda necessario”.