NOTO (SR) – La costituenda cooperativa di comunità Vino Connect Sicilia sarà il nuovo acceleratore di filiera dell’Isola. È stato presentato oggi a Feudo Maccari, il progetto “Il Credito Cooperativo acceleratore per lo sviluppo nelle aree dalla Val di Noto alla Val Di Mazara: terre dei vini”, gestito e coordinato dall’associazione Vivi Vinum in sinergia con la Bcc Pachino e la Bcc di San Cataldo, Federcasse, Confocooperative Sicilia, supportato da Azure Consulting e finanziato da Fondo Sviluppo Spa.
Il programma delle azioni di Vino Connect Sicilia passa dalla cooperazione tra cantine, istituzioni, musei, associazioni, sommelier e professionisti del settore e si concretizzerà in 18 mesi. La pianificazione delle iniziative punta a segnare il territorio con effetti a lungo termine che possano garantire un futuro alle terre dei vini di Sicilia. «Abbiamo ottenuto le risorse per lo sviluppo dell’enoturismo – afferma Walter Guarrasi, presidente Vino Connect Sicilia e Vivi Vinum Pachino – piuttosto che segmentare gli sforzi, uniremo le potenzialità di tutti gli attori della filiera vitivinicola per strutturare azioni a lungo termine che possano potenziare le produzioni della Doc Eloro e della Doc Noto, valorizzeremo le contrade dei vini e avvieremo il cammino del Nero D’Avola – non c’è da nessun’altra parte in Sicilia – mappando il territorio abbiamo constatato che non basta una settimana per scoprire i borghi del vino».
«Vino Connect Sicilia sarà supportato da un finanziamento nazionale per la cooperazione di Fondo Sviluppo – ha spiegato Concetto Costa, presidente Bcc di Pachino e Presidente Federcasse Sicilia che ha portato anche i saluti della Bcc San Cataldo – di cui le banche cooperative sono contribuenti: queste risorse daranno impulso allo sviluppo delle vigne e dei vini del territorio, che hanno potenzialità ancora inespresse e meritano un costante progresso». Da remoto anche l’intervento di Sergio Gatti, direttore generale Federcasse che ha sottolineato il valore dell’iniziativa siciliana.
«La cooperativa di comunità aggrega risorse e valorizza il territorio – ha aggiunto Luciano Ventura segretario generale Confcooperative Sicilia – così sarà possibile costruire le fondamenta per azioni che potranno proseguire nel tempo e formerà nuove giovani leve che animeranno la filiera vitivinicola del territorio».
«Emerge l’esigenza di coinvolgere tutti i soggetti – ha concluso Maurizio Campo, direttore di progetto per Vivi Vinum Pachino e Bcc Pachino – dalle banche alle scuole, dalle cantine – sono oltre 30 quelle che hanno già aderito – alle associazioni, dai musei ai professionisti della filiera del vino, per raggiungere uno scopo sociale ed economico che si svilupperà grazie a iniziative congiunte e a persone che saranno formate e che lavoreranno a tempo determinato e indeterminato per sviluppare il senso della cooperazione già insito nel territorio». Tra gli altri presenti all’evento, moderato dalla giornalista Assia La Rosa, Natalina Petralito (sindaco di Pachino), Corrado Figura (sindaco di Noto) e Rossana Cannata (sindaco di Avola).