CESENA (FC) – Mancano pochi giorni a Fruit Attraction, uno degli appuntamenti internazionali più attesi dal settore ortofrutticolo, in programma alla fiera di Madrid dal 3 al 5 ottobre prossimo. Anche quest’anno Sorma Group sarà presente (Stand 3D22 – Padiglione 3) per incontrare clienti in essere e potenziali operatori del settore per illustrare loro le tante innovazioni nella lavorazione post raccolta dell’ortofrutta e packaging. Tra i progetti presentati, la più automatizzata e grande linea, per capacità produttiva giornaliera, mai montata al mondo per la frutta a nocciolo.
“Grazie a un catalogo di oltre 160 modelli di macchinari e 50 modelli di packaging, Sorma è la sola realtà del comparto in grado di progettare un’intera linea di lavorazione dalla A alla Z – afferma Mario Mercadini, Marketing Manager dell’azienda –; ne è appunto un esempio il nuovo impianto per la frutta a nocciolo progettato, installato e messo in funzione per un importante cliente spagnolo. Questa linea di lavorazione della frutta estiva è la più grande al mondo per capacità produttiva giornaliera, esempio delle performance e dell’avanguardia tecnologica dei macchinari Sorma”.
L’impianto copre tutte le fasi della lavorazione: dall’entrata della frutta nell’impianto attraverso rovesciatori a ciclo continuo, al lavaggio/trattamenti, per poi passare alla fase di selezione ottica per colore, forma, qualità interna ed esterna, al confezionamento in cestini o cassette con alveoli, all’etichettatura degli imballi, alla palettizzazione e reggiatura degli stessi con una tracciabilità completa del prodotto.
Tra le tecnologie Sorma installate, che lo rendono un unicum a livello mondiale per capacità produttiva, flessibilità e livello di automazione risaltano:
La selezionatrice ottica con HyperVision, installato su tutte le 21 linee di calibratura. Grazie a un sistema di funzionamento basato su 9 telecamere per linea e al software proprietario di visione artificiale InstanDefect-AI, che è basato interamente sull’Intelligenza Artificiale, HyperVision è in grado di selezionare la qualità esterna e interna dei frutti, con una classificazione dei prodotti senza precedenti nel settore, tecnologia indispensabile che rende possibile l’efficienza di tutto il resto dell’impianto.
L’innovativo sistema di trasporto della frutta a carrellino, montato nelle calibratrici, il quale permette di processare tutte le varie tipologie di frutta (mentre generalmente si utilizzano modelli specifici per ogni varietà).
A connotare questo impianto è quindi la sua grandissima flessibilità. È possibile, infatti, lavorare fino a quattro tipologie di frutta contemporaneamente con la possibilità di scegliere tra due opzioni di lavorazione, a seconda del punto di maturazione della frutta rilevato precisamente dalle ottiche HyperVision: destinare i frutti, in toto o in parte, direttamente alla fase di confezionamento, passando quindi dalle linee confezionatrici e poi in automatico ai pallettizzatori; oppure destinare i frutti (o una loro parte) a un sistema di riempimento automatico in bins del prodotto pre-calibrato per stoccaggio nelle celle frigorifere e utilizzarlo in momenti successivi in base alle richieste dei clienti, andando a completare la fase finale del confezionamento.
Tutto ciò in maniera completamente automatizzata: i flussi di lavorazione delle varie tipologie di frutta in ingresso vengono, infatti, gestiti da un sistema di supervisione centralizzato programmato e monitorato da un unico operatore. L’impianto permette di lavorare: nettarine, pesche, albicocche, susine, paraguayo, mele e pere Rocha (con una linea dedicata in alimentazione con immergitori e relativi canali d’acqua per una massima delicatezza).
“Questo progetto – afferma Daniele Severi, direttore divisione tecnologie di Sorma Iberica, – si contraddistingue, rispetto a quanto fino ad oggi progettato e montato per la lavorazione della frutta estiva, sia per capacità produttiva, che può raggiungere fino a 1 milione di chili di frutta processata in un unico turno giornaliero, sia per il livello di automazione applicata, che ha permesso di ridurre il numero degli addetti nel processo di lavorazione quotidiano nell’ordine del 15-20%, con un’incidenza diretta dei costi della manodopera sul ROI (ritorno di investimento). L’impianto è concepito per rispondere all’esigenza generale del settore ortofrutticolo di soddisfare in maniera molto flessibile e funzionale alle diverse richieste della moderna distribuzione”.
Fruit attraction sarà anche l’occasione per tornare a parlare di Aporo II, la rivoluzionaria confezionatrice frutto della ricerca neozelandese, di cui il Gruppo è concessionario in Europa. Grazie ad una serie di bracci robotici la macchina colloca contemporaneamente fino a 8 frutti negli alveoli e attraverso l’uso di telecamere le orienta a piacimento dell’operatore, tutte con il picciolo/peduncolo nella stessa direzione e con il lato migliore, ovvero quello dalla colorazione più intensa, a vista. La nuova versione di Aporo II mantiene tutti i vantaggi del modello originario del 2018, cui si aggiunge una maggiore compattezza della struttura con un conseguente risparmio di spazio e permette inoltre di imballare la frutta con gli alveoli già posti nel cartone. Si amplia inoltre la gamma di varietà di frutta lavorabili, oltre alle mele, infatti, ora è possibile imballare in maniera efficiente anche frutta con nocciolo come pesche, nettarine e susine.
Infine, nell’ottica di soddisfare le richieste delle aziende clienti di ridurre o eliminare la plastica dai packaging, Sorma Group riproporrà le proprie soluzioni a basso impatto ambientale. Tra queste, la Sormabag in rete tessuta, che costituisce il più leggero pack mono polimero disponibile sul mercato ed è realizzata con il 40% di plastica in meno rispetto alle reti standard;
la linea compostabile e infine l’innovativa Sormapaper, la gamma plastic-free disponibile in diversi formati di imballaggi in rete di carta e cellulosa certificate FSC, traspiranti, resistenti e 100% riciclabili. Tra i formati di Sormapaper anche il Paper Vertbag che unisce tutte le caratteristiche del formato originario in plastica – ampia superficie di stampa, leggerezza, robustezza, traspirabilità e possibilità di vedere il contenuto – con l’uso di materie prime provenienti da fonti rinnovabili.
L’appuntamento è allo stand 3D22, padiglione 3.