Mafia dei pascoli: dalle agromafie affari da 24,5 miliardi di euro

ROMA – “Un forte apprezzamento e un sentito plauso alla magistratura e alle forze dell’ordine per i risultati della maxi operazione “Transumanza”, condotta dalla Guardia di finanza di Pescara diretta e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di L’Aquila”.

E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’indagine che ha portato a 25 arresti per truffa all’unione Europea con l’obiettivo di intascare fondi pubblici per pascoli inesistenti.

La mafia dei pascoli – sottolinea la Coldiretti – è un fenomeno criminoso che nuoce alle aziende, agli allevamenti e alla nostra economia che, ancora oggi, si riconosce nell’onestà delle aziende zootecniche che continuano una tradizione millenaria con sacrificio e passione.

Un malaffare che alimenta il business delle agromafie che in Italia vale 24,5 miliardi di euro con una crescita che sembra non risentire della stagnazione dell’economia italiana e internazionale”. E’ necessario garantire la legalità a tutela degli agricoltori e degli allevatori che lavorano onestamente e che sono direttamente ed indirettamente penalizzati da questo e dai diversi fenomeni di illegalità che colpiscono il settore agroalimentare e su cui Coldiretti si è più volte espressa anche attraverso la costituzione dell’osservatorio nazionale sulle agromafie, il cui comitato scientifico è presieduto dal procuratore Gian Carlo Caselli.

LEGGI ANCHE

Mafia dei pascoli, 25 arresti e 10 regioni coinvolte. D’Eramo: Operazione Transumanza sventa frode a Ue e tutela allevatori onesti

Informazione pubblicitaria