MILANO – É stata inaugurata oggi la Cascina Agrivis alla presenza della Vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, del Presidente del Municipio 5 Natale Carapellese e di altre istituzioni pubbliche e private.
Agrivis è una cooperativa sociale agricola nata nel 2016 per iniziativa del Gruppo L’Impronta, una rete di enti del terzo settore che operano da oltre 20 anni nell‘area sud della città. La Cascina si trova all’interno dei quattro ettari di terreno della cooperativa, in Via Macconago 68, all’interno dei confini di Milano, nel Parco Agricolo Sud. Agrivis coltiva, in un terreno certificato biologico, oltre 25 tonnellate di prodotti freschi all’anno, tra verdure e piccoli frutti, in 30 varietà diverse.
All’inaugurazione hanno partecipato, con una loro testimonianza, alcuni rappresentanti di fondazioni sostenitrici e aziende partner della cooperativa sociale Agrivis: Giuseppe Vaciago Fondazione Marazzina, Elena Jachia Fondazione Cariplo, Chiara Boroli Fondazione De Agostini, Marco Lori Fondazione Azimut, Andrea Manfredi Fondazione Comunità Milano – Fondo Manfredi, Livio Strazzera Fondazione UBI Banca, Giovanna Ruda Fondazione Covivio, Francisco (Paco) Conejo Fondazione UPS, Fiorella Passoni Edelman, Francesca Bonacina Babaco, Barbara Bianchi Bonomi associazione Children in Crisis, Vittoria Brunelli Città Metropolitana di Milano, Giulia Mengo Connexia, Monica Forni LKQ Rhiag, Don Paolo Steffano Comunità pastorale Gratosoglio.
La Cascina Agrivis, edificata nel rispetto dei canoni architettonici, di sostenibilità e della normativa del parco, si compone di tre blocchi. Un blocco della Cascina è dedicato al laboratorio di trasformazione alimentare dove i prodotti orticoli della cooperativa vengono trasformati e confezionati in bottiglie di vetro. I pomodori diventano così passate, i lamponi nettari, le more marmellate, etc. Il laboratorio oltre a trasformare le verdure e i piccoli frutti del campo agricolo ha avviato un’attività contro lo spreco alimentare che genera grandi e nuove opportunità di lavoro. Prodotti forniti dall’azienda partner Babaco che non entrano nel circuito di vendita tradizionale, per difetti estetici o eccesso di offerta e ancora validi da un punto di vista nutrizionale vengono lavorati e trasformati: le pere, le pesche o altri prodotti che altrimenti verrebbero scartati diventano così ottimi succhi di frutta o marmellate. Oggi il laboratorio è in grado di proporre una gamma di oltre 35 prodotti trasformati, di diverse varietà.
Un secondo blocco, dedicato all’accoglienza abitativa temporanea di persone fragili è composto da due appartamenti in grado di ospitarne temporaneamente 10. In un terzo appartamento vive la famiglia dei custodi della Cascina. L’ultimo blocco della Cascina è invece destinato a magazzino e ricovero degli attrezzi.
L’aspetto di inclusione sociale e lavorativa è fondamentale per le attività di Agrivis. Le attività in campo danno lavoro a sei persone con storie diverse: di asilo politico, di detenzione e di disabilità. Nel laboratorio lavorano invece cinque persone con disabilità cognitiva e fisica che supportano la tecnologa alimentare responsabile della trasformazione. A fianco alle attività di coltivazione e trasformazione agricole, non sono meno importanti quelle di formazione e di sensibilizzazione dedicate ai cittadini e al mondo della scuola, con laboratori ad hoc sui temi della nutrizione e dell’agricoltura sostenibile. Agrivis propone anche attività di volontariato aziendale e team building. Sono diverse, inoltre, le aziende e i cittadini che hanno iniziato a collaborare e ad acquistare direttamente i prodotti di Agrivis.
“Questa giornata segna un capitolo fondamentale nella nostra missione di unire agricoltura, inclusione sociale e sostenibilità. Cascina Agrivis è un sogno diventato realtà grazie al lavoro instancabile di tante persone e al sostegno prezioso delle istituzioni e delle fondazioni. Siamo pronti a coltivare un futuro migliore per tutti, dove le differenze sono un valore e la terra è rispettata come un tesoro prezioso.” – commenta Andrea Miotti, Responsabile del Gruppo L’Impronta.
“Cascina Agrivis è il cuore di un progetto che ben rappresenta e dà valore a due pilastri della nostra Amministrazione: accoglienza e sostenibilità. L’accoglienza, e il sostegno, ai più fragili – da chi richiede asilo politico a chi ha necessità di un accompagnamento all’inserimento o al reinserimento nel mondo del lavoro – attraverso l’agricoltura sociale e sostenibile. Un nuovo tassello in linea con le food policy portate avanti da Milano e che diventa realtà grazie anche al lavoro sinergico tra tanti attori della città. Questa esperienza cresce, infatti, anche grazie al progetto “Mater Alimenta Urbes” nato per promuovere filiere corte, sostenibilità e multifunzionalità dell’agricoltura periurbana milanese. Sono molto felice che sempre più soggetti siano parte attiva nella politica alimentare della città e che le attività di questa cascina abbiano al centro anche il tema del recupero delle eccedenze alimentari”, dichiara Anna Scavuzzo, Vicesindaco e delegata alla Food Policy.
L’edificazione della Cascina è stata resa possibile grazie al generoso e fondamentale sostegno di molte fondazioni e istituzioni tra le quali: PSR Regione Lombardia – Piano Integrato d’Area – progetto “Mater Alimenta Urbes”, Piano Emergo Città Metropolitana di Milano, Crowdfunding Civico-Pon Metro Comune di Milano, Banca d’Italia, Fondazione Azimut, Fondazione Cariplo, Fondazione Comunità Milano – Fondo Manfredi, Fondazione Covivio, Fondazione De Agostini, Fondazione Marazzina, The UPS Foundation, Fondazione Umano Progresso, Fondazione UBI Banca, Fondazione Vismara.
Il progetto della Cascina è firmato dallo studio di architettura milanese RKTTS (architetti Facchini e Martini).