TEA. La Lombardia si candida per la ricerca e sperimentazione delle Tecniche di evoluzione assistita

MILANO – Regione Lombardia si candida a far partire l’attività di ricerca e sperimentazione delle Tecniche di evoluzione assistita (TEA), ritenute dalla comunità scientifica come uno dei fattori chiave per un’agricoltura più produttiva, attenta all’uso dell’acqua e alla sostenibilità ambientale. Questo il messaggio contenuto in una lettera inviata oggi al Ministro Francesco Lollobrigida dall’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi.

“La Lombardia – scrive l’assessore Beduschi – è la prima regione italiana per superficie e PIL in agricoltura, con un settore da sempre aperto alle sfide più innovative offerte dalla ricerca e dalla tecnologia. Le TEA potrebbero essere una risposta alle sfide imposte da normative sempre più restrittive sugli impatti delle attività agricole e per questo è naturale che sul nostro territorio si possano attivare le prime sperimentazioni”.

Obiettivi che, secondo la Regione, devono essere raggiunti in un contesto sempre più critico anche dal punto di vista climatico, con siccità ed eventi atmosferici improvvisi che incidono sulle annate agrarie e devono oggi essere considerati non straordinari ma strutturali.

Nel messaggio al Ministro, l’assessore Beduschi si sofferma sulla necessità di avviare le sperimentazioni, pur in presenza di un quadro normativo, a livello comunitario, ancora incerto.

“Le leggi ancora in vigore – sottolinea – sono state concepite principalmente per regolamentare l’utilizzo degli OGM e oggi non sono più adatte a un contesto nel quale il progresso scientifico ha fatto passi da gigante”.

“Regione Lombardia – conclude Beduschi – vuole contribuire a un cambio di passo, offrendo alla ricerca siti già oggi disponibili a testare sul campo le TEA. Penso all’azienda regionale Riccagioia (Pavia), nel cuore di una provincia che ha nelle filiere del vino e del riso due punti fermi, ma anche ad altri possibili centri che possano consentire ricerche vicine alle specificità agricole di ogni singola provincia”.

 

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