BARI – Anche al Sud le imprese agromeccaniche occupano un ruolo sempre più determinante. Del resto, i conti economici dimostrano che nella maggior parte delle situazioni e delle operazioni colturali è più conveniente scegliere il contoterzi invece che dotarsi di macchine proprie per eseguire lavorazioni del terreno, semine, concimazioni e trebbiature. E anche con le regole della nuova Pac i contoterzisti rimangono i più titolati per rispondere alle richieste di sostenibilità dell’Unione europea, in quanto possono dotarsi di tutte le tecnologie più all’avanguardia oggi disponibili.
Per questo Cai Agromec sarà presente ad Agrilevante, in programma dal 5 all’8 ottobre alla Fiera di Bari con uno stand (B/13) al padiglione 19, dove i responsabili dell’associazione che riunisce l’80% delle aziende agromeccaniche italiane forniranno informazioni e risponderanno alle domande dei visitatori.
Inoltre, venerdì 6 ottobre dalle 16.30 alle 17.30 nella Sala 2 del Centro Congressi della Fiera si svolgerà il workshop dal titolo Agromeccanici strategici per il futuro dell’agricoltura, organizzato in collaborazione con Apima Foggia. Si parlerà del Progetto ADP4Durum: sperimentazione e DSS a servizio dell’agricoltura sostenibile e delle opportunità da cogliere e delle sfide da affrontare per le imprese agromeccaniche con la Pac 2023-2027.
E ancora, da giovedì a sabato, al mattino dalle 11 alle 12:30 e al pomeriggio dalle 14:30 alle 16 nell’area esterna 85-89 si svolgerà il Contoterzista driver trophy, gara di guida e abilità riservata a trattoristi e contoterzisti di Cai Agromec. La gara prevede due prove:
Manovra in retromarcia con trattore su percorso delimitato da coni con rimorchio;
Gimkana sull’asfalto su percorso tracciato con coni di plastica con trattore equipaggiato
con falciatrice anteriore. Le prove saranno di velocità ma la precisione giocherà un ruolo fondamentale perché per ogni errore ci saranno attribuite penalità in secondi che sanno sommati al tempo finale. Al termine di ogni gara sarà premiato il vincitore.
«Siamo presenti a una manifestazione importante come Agrilevante per ribadire la centralità del nostro ruolo per l’agricoltura moderna e sostenibile – sottolinea il presidente di Cai Agromec Dalla Bernardina – qui al Sud, soprattutto per la coltivazione dei cereali i contoterzisti offrono servizi di agricoltura di precisione e di raccolta ed elaborazione dati ormai indispensabili per rendere economicamente redditizie queste colture. Inoltre, oltre alla sostenibilità economica c’è quella ambientale, con la quale gli agricoltori devono fare i conti: e ancora una volta le nostre attrezzature di precisione risultano decisive per centrare gli obiettivi fissati dall’Ue con la nuova Pac».
Con oltre 1,4 milioni di ettari di superficie agricola utilizzata (fonte Istat), la Puglia è la seconda regione agricola d’Italia (seconda solo alla Sicilia). Gran parte di questa è occupata da colture arboree specializzate come l’olivo, che colloca la regione al primo posto per la produzioni di olio, e da altre colture non sempre meccanizzabili. Sul territorio regionale sono attive circa 400 imprese agromeccaniche professionali, che operano su quasi il 50% della Sau regionale, in prevalenza per le lavorazioni che richiedono le macchine più complesse, costose e ad alta tecnologia.
Gli agromeccanici pugliesi si distinguono nel panorama nazionale per le dimensioni aziendali e per l’intensiva utilizzazione delle macchine, con punte superiori a 3.000 ore annue, in ciò aiutate dalle grandi superfici, dall’andamento climatico e dalla diversificazione colturale.
Altro elemento distintivo, rispetto all’immagine tradizionale del contoterzista, è il forte e capillare impegno in favore delle colture specializzate, dall’olivicoltura convenzionale e intensiva alle orticole di pieno campo, e quello per la manutenzione del territorio.