BARI – Nella giornata conclusiva di Agrilevante, in scena alla fiera di Bari, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolinea il ruolo dell’Italia nei progetti di sviluppo agricolo dell’Africa e del Mediterraneo. Una “diplomazia della crescita” per rafforzare le relazioni commerciali e insieme sostenere i Paesi in difficoltà.
Lo sviluppo dell’agricoltura è fondamentale nell’area mediterranea e in tutto il continente africano, e l’Italia può avere un ruolo da protagonista. Le industrie italiane della meccanica agricola producono mezzi adatti alle necessità del Nordafrica, dell’Africa sub-sahariana oltre che del Medioriente e dei Balcani, e puntano a rafforzare la propria presenza su questi mercati. Nello stesso tempo, il Governo italiano intensifica la propria attività a sostegno della cooperazione tecnica ed economica, affinché i Paesi più svantaggiati possano acquisire la sicurezza alimentare e raggiungere il prima possibile una maggiore stabilità sociale.
Questo il messaggio che emerge da Agrilevante, la rassegna internazionale delle tecnologie e delle macchine per l’agricoltura, che si conclude questo pomeriggio dopo quattro giorni di successo per l’imponente partecipazione di pubblico e il ricco programma di incontri di carattere tecnico ed economico, in gran parte dedicati alle nuove sfide dell’agricoltura, allo sviluppo delle relazioni commerciali, ai progetti di cooperazione anche nel campo dell’istruzione e della formazione professionale.
Nella giornata conclusiva di Agrilevante il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani ha diffuso il proprio messaggio alla Presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio e ai vertici della Federazione ricordando il ruolo attivo del Governo in tema di sviluppo agricolo in particolare dell’Africa settentrionale e sub-sahariana.
“Il Governo guarda con interesse prioritario alle potenzialità dell’agricoltura nell’area del Mediterraneo e alle opportunità di cooperazione in questo settore – ha dichiarato il Ministro Tajani – in particolare con i Paesi della Sponda Sud, anche nella prospettiva strategica del contrasto al traffico di esseri umani”.
Nel ricordare la Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni del 23 luglio scorso, il Secondo Vertice sui sistemi alimentari del 24 e 26 luglio organizzato dall’Italia e dalle Nazioni Unite, e le missioni governative come quella in Egitto del marzo scorso, il Ministro ha fatto riferimento alla possibilità di interventi strutturali per fronteggiare le emergenze e sostenere le economie nel continente africano.
“Il tema della sicurezza alimentare rappresenta un tassello chiave della strategia del Governo che prenderà la forma del Piano Mattei per l’Africa e che mira a diventare parte di un più ampio Piano Marshall europeo. Lavoriamo per rafforzare la sostenibilità e la solidità delle filiere in un’ottica regionale – ha sottolineato il Ministro – e per contrastare la crisi alimentare che ha colpito in particolare la vasta area del Sahel che va dal Golfo di Guinea al Corno d’Africa”.
“Il Governo ha dato nuova centralità all’interscambio economico con la vasta area del mediterraneo – ha concluso Tajani – nel quadro di una strategia di diplomazia della crescita che ho attivato dall’inizio del mio mandato. L’interscambio ha raggiunto i 118 miliardi di euro. Un balzo in avanti del 75% rispetto al 2021”.