ROMA – “È urgente accendere i riflettori sul comparto agricolo dove ogni anno si registrano almeno 120 morti e oltre 1.500 infortuni causati da trattori non a norma”.
È l’appello di Andrea Borio, presidente Federacma (Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio) in occasione della 73esima Giornata Nazionale per le vittime del Lavoro organizzato oggi a Roma dall’ANMIL, Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Lo scorso aprile, Federacma ha portato all’attenzione del Parlamento la questione nel convegno ‘Le Morti Bianche in Agricoltura’.
“Gli incidenti accadono quasi sempre per la mancanza o l’usura sui trattori più vetusti dei più basilari sistemi di sicurezza, come la cintura o il rollbar, la struttura di protezione in caso di ribaltamento – prosegue Borio (Federacma) –. Abbiamo riunito alla Camera l’intera filiera agricola e gli altri stakeholder, unanimemente d’accordo sulla necessità di rendere operativa la revisione dei mezzi agricoli come già accaduto, da tempo, negli altri Paesi dell’Unione europea”.
“Pertanto, rinnoviamo l’invito al Ministero dei Trasporti affinché ciò approvato con il decreto interministeriale del lontano 2015 e previsto sin dal Nuovo Codice della Strada datato 1992 sia finalmente realtà. Ringraziamo l’ANMIL per mantenere alta l’attenzione da 80 anni e invitiamo tutti coloro che vogliono investire la rotta su decessi e infortuni in agricoltura ad essere al nostro fianco in questa battaglia di civiltà sull’attuazione della revisione” conclude il presidente di Federacma.