CATANZARO – Presentata, a cura del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), la Carta degli Extravergini d’oliva della Calabria.
All’incontro sono intervenuti anche i direttori del Crea Politiche e Bioeconomia, a cui spetta il coordinamento del progetto con il primo tecnologo Milena Verrascina, Alessandra Pesce, del CREA Olivicoltura Frutticoltura Agrumicoltura, Enzo Perri, e del direttore generale del dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari della Regione Calabria, Giacomo Giovinazzo.
La carta degli oli Dop e Igp calabresi nasce per fornire agli operatori della ristorazione e agli studenti delle scuole alberghiere un valido strumento comunicativo capace di divulgare la conoscenza sulle caratteristiche organolettiche dell’olio extra vergine di oliva, sulla sua qualità e sulle peculiarità dei territori, con lo scopo di favorire l’abbinamento cibo/olio finalizzato all’esaltazione dei gusti e dei sapori, come le ricette locali tramandano, attraverso il sottile filo della memoria che collega il passato al futuro, attraverso il presente.
L’evento rientra nell’ambito del progetto “Oleario, dove l’Italia lascia il segno”, finanziato dalla Rete rurale nazionale, che vede coinvolti, oltre ai centri CREA Olivicoltura Frutticoltura Agrumicoltura e Politiche e Bioeconomia, anche Alimenti e Nutrizione.
Oleario ha creato sinergie con il mondo della scuola attraverso il suo Trivia Game a cui hanno partecipato varie scuole non solo calabresi, partecipando con il club Unesco e l’associazione Unesco Giovani a un’importante manifestazione sull’olio evo a Imperia e a Cosenza, a un convegno al Parco archeologico di Scolacium, creando un legame tra l’olio extravergine in commercio e i reperti che il mondo antico ci ha tramandato, e, infine, in Valtellina, un territorio poco olivicolo ma in cui la qualità emerge prepotentemente.
La Carta degli Oli Extravergini d’oliva della Calabria è stata realizzata dal CREA per valorizzare il settore, migliorare la conoscenza delle caratteristiche organolettiche e sensoriali dell’olio extravergine d’oliva calabrese, esaltare i sapori dei piatti locali e favorire il legame con i territori e la loro biodiversità olivicola.
Il contesto di partenza La carta degli oli DOP e IGP calabresi nasce per fornire agli operatori della ristorazione e agli studenti delle scuole alberghiere un valido strumento comunicativo capace di divulgare la conoscenza sulle caratteristiche organolettiche dell’olio extra vergine di oliva, sulla sua qualità e sulle peculiarità dei territori, con lo scopo di favorire l’abbinamento cibo/olio finalizzato all’esaltazione dei gusti e dei sapori, come le ricette locali tramandano, attraverso il sottile filo della memoria che collega il passato al futuro, attraverso il presente.
Il ruolo del CREA Il progetto, intende anche promuovere iniziative volte a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e a favorire sempre di più lo sviluppo di una olivicoltura sostenibile. Con la realizzazione della carta degli oli, il CREA ha messo a disposizione le proprie competenze e professionalità di ricerca e ha definito una metodologia volta alla creazione di uno strumento che evidenzi il profondo legame tra qualità, varietà locali, territorio. La carta degli oli extravergini d’oliva, inoltre, valorizza l’economia locale, sostiene l’agrobiodiversità e rinsalda il legame tra produttori e consumatori, sempre più attenti alla qualità degli alimenti, alla sostenibilità dei processi produttivi e alla tipicità dei prodotti.
Le azioni condotte Oleario ha creato sinergie con il mondo della scuola attraverso il suo Trivia Game a cui hanno partecipato varie scuole non solo calabresi, partecipando con il club Unesco e l’associazione Unesco Giovani a un’importante manifestazione sull’olio evo a Imperia e a Cosenza, a un convegno al Parco archeologico di Scolacium, creando un legame tra l’olio extravergine in commercio e i reperti che il mondo antico ci ha tramandato, e, infine, in Valtellina, un territorio poco olivicolo ma in cui la qualità emerge prepotentemente.
Come è fatta la Carta e come consultarla Nella Carta degli oli sono presenti le varietà utilizzate per produrre oli monovarietali o blend a Denominazione d’origine protetta (D.O.P.) e Indicazione geografica protetta (I.G.P.), distinti per caratteristiche organolettiche e sensoriali tipiche delle diverse cultivar. Sono fornite anche informazioni relative al numero di cultivar regionali e alla produzione, oltre ad un’infografica per raccontare al consumatore sulla provenienza geografica degli oli D.O.P. e I.G.P. regionali. La sua consultazione è stata pensata in un’ottica di accessibilità da parte di ipovedenti e non vedenti, attraverso un QR-Code che permetterà di far ascoltare quanto scritto e anche attraverso l’utilizzo del linguaggio braille.
Le ricadute per produttori e consumatori La carta intende favorire scelte alimentari più adatte a garantire benessere, suscitare curiosità nei confronti della biodiversità e dei territori, promuovere lo sviluppo di aree più emarginate e tutelare il paesaggio olivicolo italiano con le sue distese di ulivi secolari, manutentori del territorio, ma anche testimoni di tradizioni e di storia dei borghi.