Risparmio idrico in agricoltura, occasione TEA. Assosementi: Evitato consumo di 50 mld metri cubi acqua grazie a miglioramento genetico

BOLOGNA – Le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) sono una straordinaria occasione per l’agricoltura di contribuire alla sostenibilità delle produzioni e al raggiungimento della sicurezza alimentare.

Questi preziosi strumenti permettono infatti di selezionare nuove varietà più adatte al cambiamento climatico e più resistenti agli stress idrici.

Lo ricorda Assosementi in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione che si celebra oggi e che ha come tema per l’edizione del 2023 “L’acqua è vita, l’acqua è cibo”.

“Secondo una ricerca condotta da HFFA Research, dal 2000 a oggi la selezione di varietà in grado di resistere meglio agli stress idrici ha consentito di risparmiare quasi 50 miliardi di metri cubi d’acqua nell’Unione Europea, ha dichiarato Eugenio Tassinari, Presidente di Assosementi. Sappiamo bene che nel 2050 il nostro pianeta sarà abitato da 10 miliardi di persone, con un conseguente aumento nella domanda mondiale di cibo. Eppure, la disponibilità di acqua dolce, risorsa fondamentale per l’agricoltura, è sempre più limitata, anche a causa dei cambiamenti climatici che minacciano di aggravare la pressione sulle risorse idriche. In questo scenario gli agricoltori devono poter contare sugli strumenti che la scienza sta mettendo loro a disposizione” ha proseguito Tassinari.

Oggi il settore sementiero è in grado di offrire innovative, come le varietà di mais che anticipano la fioritura senza subire i periodi di maggiore stress idrico, consentendo agli agricoltori di evitare la perdita dei raccolti e di risparmiare risorse per l’irrigazione.

Le TEA aiuterebbero il nostro comparto a migliorare questi risultati in modo sostanziale e veloce. Grazie alle TEA sono stati già ottenuti pomodori capaci di accumulare vitamina D, resistenti allo stress salino e idrico e a infestanti, ma anche frumento in grado di aumentare le produzioni e resistente a malattie fungine, mais resistente alla siccità, barbabietola resistente alle principali virosi, colza resistente alla rottura del baccello. Si tratta solo di alcuni esempi per ora disponibili presso i centri di ricerca, ma che potrebbero contribuire a vincere la sfida di aumentare le rese in maniera sostenibile, o comunque di mantenerle invariate anche in condizioni avverse, in tempi molto più brevi rispetto a quelli oggi necessari per selezionare una nuova varietà” ha concluso Tassinari.

 

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