ROMA – Il credito di imposta industria 4.0 è una misura di sostegno agli investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese in chiave 4.0. Tra i requisiti richiesti per accedere al credito di imposta c’è l’interconnessione dei beni acquistati con sistemi di gestione aziendale.
I controlli della Guardia di Finanza hanno lo scopo di verificare il rispetto dei requisiti e la corretta compilazione della documentazione necessaria per usufruire del credito di imposta. In particolare, gli ispettori verificano la presenza e il funzionamento dei dispositivi elettronici che rendono i beni strumentali interconnessi e intelligenti.
Da subito Uncai ha quindi deciso di offrire ai propri associati un servizio di consulenza qualificata e personalizzata per verificare il rispetto dei requisiti e la corretta compilazione della documentazione necessaria per usufruire del credito di imposta. Grazie a questo servizio, nelle ultime settimane, i contoterzisti sottoposti a verifiche hanno potuto dimostrare agli ispettori della Guardia di Finanza la regolarità delle loro pratiche e la conformità dei loro investimenti alla normativa vigente.
L’Unione Nazionale Contoterzisti ritiene che il credito di imposta industria 4.0 sia una grande opportunità per gli agromeccanici di innovare e rendere più competitiva la propria attività, in un settore sempre più esigente e dinamico. Da qui l’invito a cogliere l’occasione per adeguare la propria impresa alle sfide del futuro, avvalendosi del supporto e dell’assistenza offerti da Uncai. La riduzione del credito di imposta al 20% ha tuttavia disincentivato il ricambio tecnologico in azienda: “Crediamo sia doveroso da parte del governo riportarlo almeno al 40%. Non c’è infatti alcun dubbio che la misura sia fondamentale per incentivare la digitalizzazione e l’innovazione delle imprese sia agromeccaniche sia agricole, con benefici per l’ambiente e per l’economia”, afferma il presidente di Uncai Aproniano Tassinari. Le tecnologie 4.0 consentono, infatti, di ottimizzare i consumi energetici, ridurre le emissioni, migliorare la qualità dei prodotti e aumentare la sicurezza dei lavoratori. “Occorre trovare soluzioni condivise e virtuose per la gestione del settore agricolo, che tengano conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti e che valorizzino il ruolo dell’agricoltura come presidio ambientale, economico e sociale. Il credito di imposta industria 4.0 è uno strumento prezioso per sostenere questo processo”, conclude il presidente Uncai.