BRUXELLES – “L’UE sta di fatto criminalizzando un settore che si trova già in grande sofferenza. La pesca italiana è già iper controllata ed oberata da adempimenti. Il compromesso raggiunto in fase di Trilogo va nella direzione opposta della semplificazione ed è ispirato da un forte pregiudizio nei confronti dei nostri pescatori”.
Così l’europarlamentare Lega – ID Massimo Casanova, membro della Commissione Pesca, all’indomani del voto in plenaria a Strasburgo sulle modifiche al Regolamento Controlli. Tra le novità principali, l’installazione obbligatoria di telecamere a circuito chiuso sui pescherecci di lunghezza superiore a 18 mt ad alto rischio di non rispetto dell’obbligo di sbarco.
“Un insieme di norme che confermano l’approccio vessatorio della Commissione – denuncia Casanova -. Con lo stop dello strascico poi, peraltro indispensabile nella lotta a specie aliene invasive come il granchio blu, il rincaro dei carburanti e i ritardi nella riscossione degli introiti pregressi relativi al fermo biologico, molte aziende ittiche getteranno la spugna. Un dramma per un comparto cruciale dell’economia e della cultura italiana, espressione della nostra identità che l’omologazione socio-culturale che l’UE vorrebbe imporci rischia di smantellare”.
Unico elemento di soddisfazione per Casanova è il voto al report sulla Cina, “a cui ho personalmente lavorato e che mira a garantire la trasparenza delle attività della flotta cinese e proteggere la nostra industria della pesca europea dalle pratiche commerciali sleali, oltre che a salvaguardare la nostra sovranità alimentare” conclude il deputato europeo.