LAMPORECCHIO (PT) – I prezzi dell’olio extravergine d’oliva sono aumentati rispetto allo scorso anno, ma i prezzi che il consumatore si trova di fronte, riescono a compensare i costi della singola azienda? Certo, dipende da zona a zona, ovviamente, dove costi e ricavi presentano nette differenze.
In una delle annate più nere per l’olivicoltura internazionale, tra crollo produttivo e consequenziale impennata dei prezzi, c’è chi, dal lato produttore, ha voluto mettere in chiaro i costi di produzione.
Lo ha fatto l’azienda toscana Forra’ Pruno, della famiglia Menichetti, che a Lamporecchio, in provincia di Pistoia, nella zona vocata del Montalbano, produce olio extravergine d’oliva da oltre trent’anni.
Il calcolo, che vi riportiamo per punti, è stato fatto su 800 piante di olivo ultracentenarie che hanno una resa media annua già bassa rispetto alla media nazionale (sui 10 Kg per pianta con una resa del 13%, 1,3 litri a pianta in pratica).
Costi di produzione annui a pianta (in euro): totale 8,10 euro a piante
- Concime: 0,90 euro (a pianta tutti gli anni)
- Ramatura (2 volte: primavera e fine estate): 1,20 euro
- Potatura e frasche: 4 euro
- Taglio erba: 2
Costi di trasformazione (totale 10,10 euro a pianta)
- Raccolta: 7,50 euro
- Frangitura: 2 euro
- Filtraggio: 0,60 euro (con la perdita del 3% sul prodotto)
- Costi gestione e amministrazione: 1 euro
Il costo totale è quindi di 19,20 euro a pianta, che produce di media 1,3 litri di olio extravergine biologico. Senza tenere conto – sottolinea l’azienda toscana – le spese per l’acquisto del terreno, spese trattore, taglio erba, decespugliatore, botte per trattamenti e loro manutenzione, e quello che serve per la conservazione.
Per tutto questo il costo totale per un litro di olio è di 14,75 euro
In considerazione delle premesse (piante ultracentenarie, raccolta manuale, terreno impervio, rese più basse nella media), questa interessante lettura dei costi dell’azienda toscana fa accendere una riflessione, sia nel mondo produttivo, sia in quello dei consumatori.
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