ROMA – A raffreddare la corsa dei prezzi è la brusca frenata dei prezzi della verdura che aumentano ad ottobre di appena il 2,8% rispetto al +13,8% del mese precedente, in termini tendenziali.
E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat sull’Inflazione a ottobre che registra un deciso rallentamento dell’inflazione spinto anche dalla decelerazione degli alimentari (+6,5%).
Si tratta del primo mese dall’entrata in vigore del patto antinflazione che – sottolinea Coldiretti – si pone l’obiettivo di rilanciare i consumi in un momento in cui a causa dell’aumento dei prezzi le famiglie hanno tagliato di quasi il 5% le quantità di cibo e bevande acquistate nel 2023.
Il patto – continua Coldiretti – deve garantire il rispetto della normativa vigente in materia di contrasto alle pratiche commerciali sleali di cui al D.Lgs 198/2021 ed in particolare quella relativa al divieto di vendita sottocosto ed assicurare che non si producano distorsioni nella ripartizione del valore e di una equa remunerazione, a pregiudizio soprattutto delle fasi contrattualmente più deboli, posizionate a monte della filiera agroalimentare.
Occorre infatti evitare – conclude la Coldiretti – che il peso dell’iniziativa si scarichi sugli anelli più deboli della catena salvaguardando i bilanci dei produttori agricoli e degli operatori della trasformazione, industrie e cooperative, che sono stati i più colpiti dall’incremento dei costi di produzione, tutelando il tessuto produttivo e l’occupazione.