VENEZIA – Veneto Agricoltura ha illustrato insieme alla Regione del Veneto i risultati di una specifica prova nata dalle richieste dei vallicoltori e dei molluschicoltori veneti.
Quest’ultimi stanno acquistando anche del seme proveniente dalla riproduzione artificiale che necessita di una fase intermedia di allevamento (il cosiddetto preingrasso) prima della semina definitiva nelle lagune. Il preingrasso, soprattutto di seme di piccolissime dimensioni, prevede l’utilizzo di tecnologie e metodiche per le quali Veneto Agricoltura e la Regione del Veneto hanno messo a punto i protocolli finali di gestione. I tecnici dell’Agenzia hanno effettuato delle prove specifiche concluse nell’estate del 2023. I risultati finali sono ora a disposizione degli allevatori che potranno ottimizzare le tecniche di allevamento delle piccole vongole migliorando la sostenibilità economica delle operazioni di filiera alle impresa di pesca.
La molluschicoltura veneta è probabilmente ad una svolta, in uno scenario nel quale il pescatore-allevatore si trova costretto a pianificare ogni momento della produzione, inclusa quindi la programmazione e la gestione metodica e regolare del primo anello della filiera: la semina. Il tutto entro un logica previsionale rigorosa e non più orientata alla disponibilità naturale della risorsa.
Il convegno si è svolto presso la sede di Agripolis di Veneto Agricoltura, alla presenza dell’Assessore alla Pesca Cristiano Corazzari, del Direttore dell’Ufficio Pesca Giuseppe Cherubini, del Consigliere Regionale Marco Dolfin, delle Associazioni di categoria della Pesca e della Federvalli.