BRUXELLES – L’Italia è il secondo produttore europeo (dopo la Spagna) di agrumi, ma alcune fitopatie stanno minacciando l’intero comparto nazionale. A colpire gli alberi di limoni e arance (ma non solo), sono il Citrus black spot, proveniente dal Sudafrica, la Falsa Cydia, un lepidottero dannoso per le piante di agrumi e il cosiddetto “virus della tristezza” (Citrus tristeza virus), importato dal Sudest Asiatico.
«La filiera agrumicola ha lanciato il suo segnale d’allarme – ha detto Gianantonio Da Re, europarlamentare trevigiano della Lega e membro del gruppo Identità e Democrazia – . In Italia, l’export degli agrumi fa registrare un fatturato di circa 250 milioni solamente a livello europeo». Da Re ha quindi presentato una interrogazione alla Commissione affinché ci sia un intervento da parte di Bruxelles: «Mi aspetto che la UE agisca – e in fretta – per salvaguardare la filiera agrumicola con strumenti finanziari specifici. In aggiunta, occorre intervenire per incentivare e garantire validi controlli al fine di impedire che prodotti già intaccati dalle fitopatie possano essere immessi nel mercato europeo».