ROMA – “L’impennata dei prezzi del vetro è elemento di forte criticità che da anni grava sulle imprese agroalimentari e che impatta direttamente anche sull’aumento dei prezzi dei beni alimentari, dal vino alle conserve. Se il costo del vetro non subirà riduzioni, si rischia di compromettere seriamente la competitività di molte nostre imprese. Ben venga quindi l’avvio dell’indagine avviata dall’Antitrust per far luce su un’eventuale intesa sui prezzi del vetro”. Così il presidente di Confcooperative Fedagripesca Carlo Piccinini commenta la notizia resa nota oggi dall’Antitrust relativa all’istruttoria in corso su alcune aziende produttrici di vetro per il vino, per un presunto cartello nella vendita delle bottiglie.
“Il continuo aumento dei prezzi del vetro – prosegue Piccinini – assume una valenza ancora più impellente nell’attuale congiuntura che vede incombere sulle imprese le possibili ripercussioni del nuovo Regolamento sugli imballaggi attualmente in discussione in Europa. Il nuovo impianto normativo obbligherà infatti le imprese che utilizzano contenitori non riutilizzabili, di passare al vetro, con un aggravio di costi difficilmente sopportabili.
“Sarebbe pertanto auspicabile – conclude il presidente di Confcooperative Fedagripesca – che l’impatto del costo del vetro sull’industria alimentare venga affrontato al più presto, facendone oggetto di un confronto allargato nell’ambito del tavolo istituito dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sul carrello anti-inflazione. Speriamo che si faccia presto chiarezza anche sul costo degli imballaggi di vetro utilizzati per altri prodotti alimentari, dalle conserve ai succhi”.