VERONA – Negli ultimi due anni sono stati 180 i potatori formati dall’ente bilaterale veronese per l’agricoltura Agribi, gran parte dei quali ha trovato impiego in agricoltura.
Eppure, dal mondo agricolo veronese, in primis dal comparto vitivinicolo, arriva ancora tanta richiesta di personale esperto per attività che richiedono precisione, competenza e la conoscenza delle principali tecniche di base.
Per questo motivo Agribi, in previsione della potatura bruna di gennaio-marzo 2024, organizza nuovi corsi gratuiti rivolti ai disoccupati, previsti per novembre e dicembre (potatura della vite) e marzo 2024 (potatura dell’ulivo), che si svolgeranno in sette giornate per un totale di 56 ore. Due gli attestati rilasciati: la formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e la formazione tecnico-pratica sulla potatura.
“Nonostante i numerosi potatori formati in questi anni, le aziende faticano a trovare manodopera da impiegare nei filari delle vigne e tra gli ulivi – spiega Sabrina Baietta, responsabile dello sportello Servizi al lavoro e referente del progetto formativo dell’ente bilaterale di cui fanno parte Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil -. Sembra che l’arte della potatura si stia perdendo nello scambio generazionale e i ragazzi faticano a capire che è una professione con un futuro, data la domanda del mercato. Una competenza preziosa, da coltivare e spendere nell’universo agricolo: la figura è importante per le aziende agricole, che sono consapevoli di quanto, dalla potatura, dipenda la salute della pianta., soprattutto in un territorio come quello veronese che è vocato alla viticoltura. Il corso, oltre alla gratuità, prevede la possibilità di usufruire di un buono pasto giornaliero del valore di 8 euro e del servizio di trasporto gratuito per raggiungere le aziende ospitanti. Ci auguriamo, quindi, una risposta decisa dei giovani, che possono trovare da noi un’opportunità importante di impiego”.
Il fabbisogno formativo relativo alla potatura della vite è stato individuato nell’ambito dell’attività di selezione, volta alla facilitazione dell’incontro domanda offerta, sulla base delle richieste delle aziende del settore viticolo e vitivinicolo. Tutti i corsisti sono stati coinvolti nelle diverse selezioni professionali e sono stati assunti da più aziende nelle diverse stagionalità, su mandato di Agribi. Solo una decina hanno trovato occupazione in autonomia, sia in agricoltura che in altri settori.
“In generale, Agribi promuove la formazione attraverso l’erogazione di contributi, a fronte delle spese sostenute per i corsi obbligatori di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – illustra Sabrina Baietta -. La procedura prevede che i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rlst) intervengano in tutti i corsi con un modulo di sessanta minuti, al fine di informare gli operai agricoli in merito ai loro diritti e doveri in materia di salute e sicurezza e somministrare un test di verifica dell’apprendimento, per valorizzare ulteriormente il momento formativo. Nel 2022, hanno chiesto il contributo 74 aziende per 379 lavoratori. È in corso il monitoraggio per il 2023: ad oggi, le richieste riguardano 184 aziende per 653 lavoratori”.
L’ente bilaterale promuove, inoltre, la formazione degli operatori addetti all’utilizzo di mezzi pericolosi, erogando contributi a fronte delle spese sostenute.
“Nel 2022, ci sono state 225 richieste per abilitazioni o aggiornamenti per lavoratori addetti all’utilizzo di tali mezzi, con scadenza quinquennale – snocciola i numeri Baietta -. Nel 2023, ad oggi sono 103. Per favorire una formazione efficace anche per gli operai agricoli, che lavorano meno di 50 giornate annue, vengono inoltre distribuiti libretti informativi tradotti in tredici lingue. Il materiale didattico-informativo è a disposizione sul sito di Agribi”.
Informazioni: 045 8204555 o 342 3717870 oppure alle mail info@agribi.verona.it o sabrina.baietta@agribi.verona.it