FIRENZE – Martedì 14 novembre 2023, alle 15, la giornata di studio “Vilfredo Pareto in Toscana (1870-1893) – Nuovi studi”.
Nel 2023 ricorrono i cento anni dalla scomparsa di Vilfredo Pareto. Questo convegno vorrebbe, nell’occasione, riprendere in mano la storiografia paretiana sugli anni toscani (1870-1893), per come fissata nelle opere canoniche di Giovanni Busino e Fiorenzo Mornati, ed arricchirla di nuovi spunti e nuove analisi archivistiche. Esistono, infatti, fonti ancora inedite (il carteggio con Celso Capacci), altre poco valorizzate (diari di Emilia Peruzzi), ma soprattutto manca ancora una valutazione complessiva del ruolo di Vilfredo Pareto, come ingegnere della “squadra” Peruzzi, nel tentativo, solo parzialmente riuscito, di modernizzare l’economia toscana anche, ma non solo, nel sistema ferroviario e nella connessa produzione di ferro e acciaio.
Manca, inoltre, una comprensione approfondita dell’interazione tra il liberalismo di Pareto, derivato dalle sue letture milliane, e gli ambienti moderati fiorentini; interazione che finì, malamente, nel tentativo di lanciare Pareto nell’agone politico.
Quanto questo ventennio di esperienze, testimoniate non solo in carteggi privati – con, tra i tanti, Emilia Peruzzi a Francesco Papafava – ma anche in numerosi articoli scritti per il pubblico italiano ed estero, abbia influito sulla successiva teorizzazione economica e sociologica di Vilfredo Pareto è ancora oggi poco sottolineato dalla storiografia tradizionale. Di tutto questo discuteranno storici del pensiero economico, storici economici, antropologi e storici contemporanei.
Un’attenzione particolare sarà dedicata all’attività di Vilfredo Pareto quale socio ordinario dell’Accademia dei Georgofili ed i suoi scritti.
La partecipazione potrà avvenire solo dietro compilazione del seguente form: https://forms.gle/XDDntuvYrBiRm2te9
Mercoledì 15 novembre 2023, alle ore 9, il convegno: “La brevettazione: dal motore di Barsanti e Matteucci a oggi”.
Un’invenzione richiede un processo lungo tra ideazione, sperimentazione e realizzazione. E’ per questo che per datare un’invenzione, sia da un punto di vista storico che giuridico, dobbiamo fare riferimento ad una certificazione da parte di un ente terzo riconosciuto da uno Stato, evento che di regola corrisponde ad un brevetto.
Nel caso del motore a scoppio di Barsanti e Matteucci la storia è molto più particolare ed affascinante perché la data, 5 Giugno 1853, fa riferimento alla lettera scritta da padre Barsanti e dall’ingegner Matteucci per “…fissare in modo autentico la data di alcuni nostri esperimenti sui quali per ora ci giova mantenere il segreto”, e consegnata all’Accademia dei Georgofili di Firenze. In virtù di questa lettera il motore di Barsanti e Matteucci è adesso universalmente riconosciuto come il primo motore endotermico della Storia. A 170 anni da tale data, prendendo spunto dalle vicende del motore a scoppio italiano, si discute sui temi della brevettazione e della protezione della proprietà intellettuale, offrendo un’ampia panoramica della situazione italiana ed internazionale sia a livello industriale che nel mondo accademico.
La partecipazione potrà avvenire solo dietro compilazione del seguente form: https://forms.gle/2gbQQeSWNMJsMPtc7