ROMA – “Esprimiamo soddisfazione per il recepimento da parte del governo delle istanze avanzate dal sindacato in merito alla condizionalità sociale della Politica agricola comune (PAC) e al relativo regime sanzionatorio previsto a carico delle aziende che violano le norme sul lavoro”.
Così il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza in merito ai contenuti dello schema di Dlgs di modifica del precedente decreto del 17 marzo 2023 approdato oggi in Consiglio dei ministri.
“Apprezziamo, in particolare” aggiunge Mantegazza, “l’incremento della percentuale di contributi Pac che saranno decurtati in caso di violazione delle Direttive europee indicate nel Regolamento 2021/2115 e l’aver previsto la sospensione dell’erogazione dei premi Pac nel caso di violazione della legge 199/2016 e dell’art. 603 bis del Codice penale”.
“Il nostro paese è stato uno tra i primi in Europa ad aver voluto l’introduzione della condizionalità sociale nella riforma della PAC e ad applicarla volontariamente sin dall’anno in corso. Il sindacato italiano insieme a quello europeo Effat sono stati protagonisti di questa lunga battaglia che, con le decisioni assunte dal governo, segna un altro passo in avanti nella lotta allo sfruttamento del lavoro agricolo in Italia”.