TORINO – Ascoltare i viticoltori e i loro bisogni di innovazione in vigna, in cantina e nel marketing; ricercare le più promettenti soluzioni tecnologiche con cui rispondere alle necessità pratiche e supportare i produttori nell’adottarle efficacemente sul campo. Sono questi i principi cardine di Terra&Tech, il primo programma nazionale di Open Innovation rivolto al settore vitivinicolo del Paese, che nei mesi a venire si articolerà in una ricca serie di attività a stretto contatto con la filiera produttiva del vino per catalizzare nuovi incontri fruttuosi tra la tradizione enoica e l’innovazione tecnologica.
L’iniziativa è organizzata e promossa da Filiera Futura, associazione che lavora in tutta Italia per innovare e valorizzare il settore agroalimentare a cui aderiscono fondazioni di origine bancaria, atenei e enti di categoria, e da I3P, l’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, che supporta la nascita e lo sviluppo di startup innovative con elevata intensità tecnologica e potenzialità di crescita anche attraverso progetti di Open Innovation.
Il programma è stato presentato nella mattinata di venerdì 17 novembre 2023 a Milano, negli spazi di Cariplo Factory. Il primo obiettivo di Terra&Tech è quello di individuare le esigenze presenti nel mondo vitivinicolo, confrontandosi direttamente con gli attori principali della filiera. Una volta raccolte le criticità e i fabbisogni concreti manifestati dai protagonisti del settore, verrà lanciata una call for startup su misura, iniziativa fondamentale per coinvolgere le realtà imprenditoriali innovative capaci di implementare soluzioni adeguate alle necessità emerse nel confronto con i produttori.
Le giovani imprese giocano infatti un ruolo sempre più cruciale a livello nazionale, anche in relazione al PNRR e alle politiche comunitarie. Un settore tradizionale e radicato come quello enologico, perlomeno in Italia, non può che beneficiare dell’innovazione introdotta da startup e PMI che sviluppano soluzioni tecnologiche avanzate per la competitività dell’intero comparto. Occorre quindi promuovere la modernizzazione e la digitalizzazione dell’agricoltura, nonché supportare le startup del vino che stanno abbracciando questa sfida.
Le tecnologie di ultima generazione, come l’Internet of Things e l’analisi dei big data, consentono una gestione più efficiente delle vigne, riducendo gli impatti ambientali; sono fattori abilitanti, inoltre, nel miglioramento della tracciabilità dei prodotti, rafforzando ulteriormente la reputazione del vino italiano. L’auspicio del programma Terra&Tech, dunque, è quello di dare avvio a nuovi processi di innovazione da sviluppare con e sui territori, per posizionare e consolidare il valore e la qualità della filiera vitivinicola italiana a livello globale.
Nel corso dell’incontro di presentazione di Terra&Tech svolto a Milano, diversi rappresentanti del settore vitivinicolo hanno raccontato la propria esperienza professionale a cavallo tra un passato scritto e un futuro da immaginare, offrendo anche il proprio punto di vista sulle prospettive del mercato: tra loro Stefano Calatroni – Azienda Agricola Calatroni, Giuliana Viberti Clerico – Azienda Agricola Domenico Clerico, e Claudio Conterno – Azienda Agricola Conterno Fantino, insieme a Giovanni Di Mambro, Co-Founder e COO della startup Elaisian, che sviluppa servizi innovativi per la digitalizzazione delle aziende agricole.
All’evento di lancio del programma seguirà poi l’avvio di un ciclo di workshop a livello nazionale, che prevede tappe in diverse province italiane nella prima metà del 2024, al fine di riunire e coinvolgere gli attori locali della filiera del vino in maniera capillare sui principali territori di riferimento.
Francesco Cappello, Presidente di Filiera Futura e Vicepresidente di Fondazione CRC, ha dichiarato: “Il comparto enologico italiano gode di una forte reputazione di alta qualità e trasversalità, con esportazioni che mantengono una quota di mercato significativa e un movimento che si sta impegnando sempre più verso produzioni sostenibili sotto ogni aspetto. È nell’interesse di Filiera Futura e nella natura dei produttori continuare a sfidare il cambiamento e l’incertezza, nelle produzioni e nei consumi, consapevoli di un patrimonio che rappresenta una base solida per affrontare gli scenari futuri. L’innovazione tecnologica si incastona in questo contesto come un’opportunità che è fondamentale cogliere, anche in ottica pionieristica, al fine di consolidare una posizione di forza a livello globale: Terra&Tech rappresenta l’anello di congiunzione ideale in grado di supportare le cantine attraverso strumenti moderni utili ad affrontare vecchie e nuove esigenze.”
“Per l’Incubatore del Politecnico di Torino è un vero piacere collaborare con Filiera Futura per realizzare questo nuovo progetto nel campo dell’Open Innovation”, ha commentato Giuseppe Scellato, Presidente di I3P. “Il ruolo del nostro incubatore è quello di creare un ponte tra il mondo delle startup innovative e il comparto nazionale del vino, favorendo il trasferimento delle tecnologie più all’avanguardia e la loro sperimentazione concreta sul campo. L’obiettivo ultimo del programma è garantire una maggiore capacità di innovazione per la filiera del settore vitivinicolo e favorire un ulteriore sviluppo del business enologico, ispirato ai principi della sostenibilità ambientale, economica e sociale.”
Ulteriori informazioni sul programma e le date dei prossimi workshop organizzati nelle diverse regioni d’Italia saranno rese disponibili sui siti www.filierafutura.it e www.i3p.it.