BARI – “Mangia sano, mangia pasta di grano italiano”. Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, rilancia la campagna in difesa dei produttori cerealicoli e dei consumatori della filiera grano-pasta.
Un rilancio che coincide con l’inizio del piano straordinario di controlli sul grano duro importato avviato concretamente, proprio in questi giorni, dal governo Meloni. “Va bene il piano straordinario”, commenta Sicolo, “ma il passo successivo deve essere l’avvio di Granaio Italia, con l’attivazione del Registro Telematico e di tutte le misure sulla tracciabilità del grano duro importato in Italia. Il Governo deve attivare gli strumenti adeguati a certificare e garantire provenienza, qualità e salubrità del grano duro che arriva nei porti italiani. Inoltre, invitiamo il Governo a promuovere una campagna di sensibilizzazione, rivolta ai consumatori, per sostenere l’acquisto e il consumo di pasta 100% italiana, realizzata interamente con grano duro prodotto in Italia”.
Una richiesta, quella avanzata da CIA Agricoltori Italiani, sottoscritta da circa 75mila italiani che hanno firmato la petizione nazionale (https://chng.it/zVC8sWyT75) lanciata dall’organizzazione, sostenuta da ben 44 comuni pugliesi che rappresentano 1 milione e 200mila cittadini.
“È fondamentale che i consumatori abbiano consapevolezza di quanto sia importante e decisivo il loro ruolo – spiega Sicolo . Per questo motivo, la nostra organizzazione chiede ai consumatori italiani di scegliere esclusivamente pasta realizzata al 100% con grano duro italiano. La battaglia che abbiamo intrapreso ha cominciato a ottenere alcuni importanti risultati, come la riattivazione della Commissione Sperimentale Nazionale sul prezzo del grano duro e il piano straordinario di controlli nei porti sul frumento importato. È chiaro, però, che questo non basta. Nel 2024, tutti devono essere impegnati a dare risposte ai produttori cerealicoli italiani e ai consumatori. Occorrono risposte concrete e positive sulla questione del valore riconosciuto al grano duro italiano, sulla redditività delle aziende cerealicole, sulla reale difesa e valorizzazione della produzione cerealicola nazionale.
“Apprezziamo che Lollobrigida abbia fatto riferimento alla questione del valore riconosciuto ai produttori cerealicoli per il loro grano, con un impegno a favorire condizioni per una più equa distribuzione del valore aggiunto lungo la filiera, con un’attenzione particolare alla giusta redditività per le aziende cerealicole”, aggiunge Sicolo. “Si tratta di passi in avanti molto positivi e importanti, come la riattivazione della Commissione Sperimentale sul prezzo del grano duro. I passi compiuti sono importanti, ma non ancora sufficienti, perché i problemi devono essere risolti e c’è ancora una questione importante a cui va data risposta, vale a dire l’attivazione delle misure di Granaio Italia, col registro telematico e tutte le altre azioni a tutela sia dei produttori cerealicoli sia dei consumatori sulla qualità dei grani e gli standard di sicurezza alimentare delle importazioni. Rinnoviamo il nostro invito, rivolto a tutti i consumatori, di scegliere pasta realizzata al 100% con grano italiano: a tutela sia della salute di ciò che si mangia sia a difesa del presente e del futuro della cerealicoltura italiana. Continueremo a lottare fino a quando tutti gli obiettivi e le proposte che abbiamo illustrato nella nostra petizione diverranno realtà concreta”, conclude Sicolo.