Negrar di Valpolicella (VR) – Giampaolo Brunelli, 44 anni, dottore commercialista e professore a contratto all’Università di Verona per l’insegnamento in Business plan e fund rising, che nel tempo libero ama dedicarsi al lavoro in vigna, è il 14esimo presidente di Cantina Valpolicella Negrar. Ad affiancarlo nel suo mandato triennale in qualità di vice presidente sarà Alessia Ceschi, 33 anni, avvocato a Verona, appassionata di montagna e in particolare dei monti Lessini.
Entrambi sono nati a Negrar di Valpolicella, sono figli di viticoltori soci pluridecennali della cantina e hanno già avuto esperienza direzionale nei trascorsi direttivi, Brunelli dal 2014 all’interno del collegio sindacale e Ceschi dal 2020 in qualità di consigliere.
Un consiglio dall’età media di 53 anni, che porta un cambiamento nella continuità
Sono stati eletti ai vertici aziendali a larga maggioranza lo scorso 16 novembre, dopo che l’Assemblea dei soci si era riunita nelle sale della cantina l’8 novembre, insieme ai nove neo consiglieri Andrea Benedetti, Silvano Benedetti, Renzo Berzacola, Renzo Bighignoli, presidente uscente dopo tre mandati, Stefano Brunelli, Gabriele Composta, Flavio Degani, Gaetano Nicoli e Paolo Quintarelli. “Ringrazio i consiglieri per la fiducia accordata, nonché l’amministrazione precedente e Renzo Bighignoli, che ha guidato sapientemente la cantina anche in periodi funestati da pandemia ed eventi bellici. Tuttora abbiamo di fronte situazioni molto complesse, sia dal punto di vista economico che sociale, a cui però intendiamo rispondere non chiudendoci a riccio, ma con lo slancio e l’energia propri a una compagine “giovane” come la nostra, che guarda a un futuro migliore, desiderosa di portare la cantina a bissare i primi 90 anni”, dichiara il neo presidente. “Il mondo del vino si conferma un settore in cui i ruoli di genere stanno velocemente venendo meno ed io ne sono l’ennesima dimostrazione”, afferma Alessia Ceschi, prima donna a ricoprire la carica di vice presidente della cantina. Che continua: “Nel mio mandato, in linea con il presidente e il consiglio, porterò la mia professionalità e la mia sensibilità verso il cambiamento, a beneficio dei soci e del territorio”.
Le priorità del mandato
Spiega Brunelli: “Lavoreremo in continuità con quanto fatto dal consiglio precedente, dando concretezza, confidiamo entro il 2025, a investimenti già programmati volti a realizzare una trentina di vasche dalla capacità di 53 mila ettolitri, che consentiranno di aumentare la nostra capacità di stoccaggio di vini che necessitano un lungo affinamento. Inoltre, porteremo a conclusione un ampliamento della cantina di 2.700 metri quadrati, destinati in parte a magazzino e in parte ad un impianto di imbottigliamento da 12 mila bottiglie all’ora. Il tutto senza ulteriore consumo di territorio agricolo, in quanto verrà realizzato nel perimetro urbanistico già consolidato. E’ nostra ferma intenzione consolidare il rapporto con gli oltre 240 soci conferitori attraverso iniziative di aggiornamento professionale sia in cantina che con viaggi studio. Desideriamo inoltre ampliare la base sociale mettendo in campo la nostra naturale propensione all’aggregazione e la mutualità cooperativista, in modo da rafforzare la capacità produttiva e allargare i nostri mercati ma soprattutto facendo valere la nostra storicità. Ultimo ma non meno importante progetto ambizioso, quello di gettare le basi per realizzare un bilancio di sostenibilità”.
Cantina Valpolicella, da gregario a protagonista
A proposito della storicità della cantina, chiosa Daniele Accordini, dg ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar: “Sono poche le cantine che hanno resistito nel tempo in provincia di Verona. Possiamo anzi dire che c’è stato un cambio di geografia enologica in Valpolicella e la nostra cantina, da gregaria di aziende protagoniste negli anni ’60 del secolo scorso, oggi è divenuta una valente interprete del territorio con una propria identità e riconoscibilità, in grado di intercettare il consumatore che vuole e cerca la filiera corta”.
Bilancio 2022/23
Cantina Valpolicella Negrar chiude i festeggiamenti dei 90 anni di storia con un fatturato 2022/23 di 44.408.746 euro (circa -1% rispetto al precedente esercizio) e con un valore della produzione di 48.778.993. Il valore liquidato agli oltre 240 soci soci su un totale di 878 ettari fra Valpolicella, Classica, Doc, Bardolino Classico, Doc, Custoza e Igt, quest’anno è stato di 16.400.000 euro (+18% rispetto al 2022).