TREVISO – Un’altra notizia positiva conforta l’impegno del Consorzio di Tutela del Prosecco DOC nella tutela della denominazione. Qualche settimana fa il Tribunale di Venezia ha accolto la sua istanza mirante a fare cessare la produzione e distribuzione di caramelle gommose a forma fallica che riportavano la denominazione Prosecco in etichetta.
Questo caso emblematico dal sapore boccaccesco indica il grado di notorietà delle bollicine veneto-friulane, un cui risvolto problematico è lo sfruttamento sempre più ampio della denominazione in contesti inimmaginabili, sia in Italia sia all’estero: le caramelle in questione erano infatti commercializzate da una società inglese in vari Paesi, tra cui l’Italia. Il Consorzio è stato quindi indotto ad estendere le proprie attività di controllo non solo ai vini ma anche a beni di altra natura come cosmetici, candele, profumi.
Solamente nel 2023 questo impegno ha condotto a quasi 200 diffide e a oltre 50.000 inserzioni di vendita verificate dal Consorzio su marketplace ed e-commerce a livello internazionale.
“Sono molto lieto della decisione del Tribunale di Venezia – commenta il Presidente Stefano Zanette – che avvalora il nostro impegno costante di tutela della denominazione Prosecco DOC. Se da un lato questi episodi dimostrano la notorietà raggiunta dal nostro marchio, dall’altro rischiano di compromettere il suo valore e il lavoro di tutti coloro che partecipano con passione alla sua filiera”.