BOLOGNA – È terminata a fine novembre la raccolta delle olive nella nostra regione e la situazione è ormai abbastanza chiara. “In Emilia Romagna per colpa del clima ci sarà il 70% in meno di produzione”.
Ad affermarlo Sabrina Paolizzi dell’Arpo, associazione regionale produttori olivicoli, nell’ultimo numero di Agrimpresa online, (mensile di Cia Emilia Romagna) nell’articolo di Alessandra Giovannini.
Nonostante ci sia stata una discreta fioritura, l’allegagione è stata pessima a causa dell’andamento climatico che ha visto, nel periodo della mignolatura-fioritura-allegagione, forti precipitazioni e sbalzi termici.
Da fine giugno in poi, è stata veramente molto intensa la “cascola fisiologica” probabilmente a causa di un’allegagione non efficace.
In vaste aree olivicole, infine, nel periodo estivo c’è stata una condizione di siccità che ha causato un’ulteriore forte cascola e ha pregiudicato, in molti casi, il raggiungimento di un’adeguata pezzatura delle olive non interessate dalla cascola”.
Fortissimo il calo nelle province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna.
“La resa media per le olive dell’area riminese – precisa la Paolizzi -, non supererà i 10 q.li/ha. La qualità del prodotto dovrebbe essere ottima nel caso si sia operata una corretta difesa dalla mosca olearia, la resa dovrebbe essere sulla media. La produzione complessiva di olive in provincia di Rimini si stima per il 2023 intorno ai 12.000 quintali, circa -70% rispetto al 2022. La produzione complessiva di olive in provincia di Forlì-Cesena si stima per quest’anno intorno a 8.000 quintali, circa -70% rispetto al 2022. Per quanto riguarda la Dop “Colline di Romagna”, che rappresenta quasi 70 ettari nelle province di Rimini e Forlì-Cesena, si stima una raccolta in calo del 50% rispetto alla precedente campagna, con una resa nella media. Pertanto, si ipotizza la produzione di circa 350 quintali di oliva Dop “Colline di Romagna” corrispondente a circa 4,5 mila kg di olio Dop “Colline di Romagna”.
La produzione olivicola dell’area ravennate nel 2023 – afferma Franco Spada, presidente onorario del Consorzio Olio Brisighella Dop – si stima in circa 300.000 kg. La resa media in olio per kg di olive dovrebbe essere buona, 13/15 kg di olio per 100 kg di olive. La qualità sarà scarsa per la siccità, per l’alternanza di produzione e per la presenza di attacchi di mosca e cimice”.
Per quanto riguarda la Dop “Olio Brisighella”, la stima del raccolto di olive Dop 2023 si stima in 30.000 kg con una resa media in olio di 13 kg e una produzione, quindi, di circa 4.000 kg circa di olio Dop.
“La qualità dell’olio non sarà quella delle annate migliori. Purtroppo ricorderemo quella del 2023 fra le peggiori dell’ultimo decennio”.